Un ampio studio internazionale di fase II dà una chiara risposta: il Tepotinib, in pazienti con una particolare mutazione MET, la cosiddetta "skipping mutation" del gene MET esone 14, dà una percentuale di risposte obiettive che, anche quando valutate da esperti estranei -e perciò indipendenti dal team di ricerca-, si aggira intorno al 50%.