Il problema principale però è quello messo in evidenza dal titolo di questo post, il cui senso è “a parità di stadio patologico, l’asportazione radicale di un tumore parzialmente regredito dopo chemioterapia neo-adiuvante possiede la stessa radicalità chirurgica di quella effettuata subito dopo la diagnosi e la conferma clinica di operabilità?...”. La risposta è NO.