Sulla interazione fra corticosteroidi e immunoterapia

Sulla interazione fra corticosteroidi e immunoterapia

Buonasera, gentilissimo dottore,

la interrogo poiché mio padre 71enne affetto da adenocarcinoma polmonare con metastasi pleuriche è risultato idoneo al pembrolizumab, ha un PDL-1 espesso al 60%. È già alla seconda somministrazione. Tuttora i primi risultati non si vedono e mio padre a volte è affetto da una forte dispnea e affanno che addirittura gli impediscono di fare due passi che stanca come se avesse corso per km, tant’è che l’oncologo è costretto a somministrargli delle dosi di corticosteroidi orali, medrol, o intramuscolati, soldesam da 8mg.

Sono un pò preoccupato per questa situazione, l’oncologo mi dice che se si somministrano i corticosteroidi potrebbero inibire e rendere inefficace il pembrolizumab. Volevo sapere se è davvero così, e volevo sapere se magari continuando il trattamento questa dispnea potrebbe attenuarsi e regredire. E magari da quando potrebbero cominciare a vedersi i primi risultati. Oltre all’adenocorcinoma mio padre è affetto già da 10 anni da Bpco ed enfisiema polmonare.

La ringrazio per il tempo che dedicherà a rispondere. Cordiali saluti.

Luigi.

Caro Luigi...

Come dicono giustamente i tuoi oncologi,  l’uso dei corticosteroidi prima e durante la somministrazione del Pembrolizumab (e degli altri immunoterapici) è sconsigliato.  Tuttavia, se l’indicazione al trattamento steroideo è molto forte, come può essere la necessita di controllare una severe insufficienza respiratoria (il caso del tuo papà) o addirittura quella di controllare gli effetti collaterali dello stesso Pembrolizumab, il cortisone può (e deve) essere somministrato lo stesso.

Come si dice testualmente nel riassunto dell’European Medicine Agency (EMA) sulle caratteristiche del farmaco in questione,  “L’utilizzo di corticosteroidi o immunosoppressori per via sistemica prima dell’inizio della terapia con pembrolizumab deve essere evitato per via della loro possibile interferenza con l’attività farmacodinamica e l’efficacia di pembrolizumab. È tuttavia possibile utilizzare corticosteroidi o altri immunosoppressori per via sistemica dopo l’inizio della terapia con pembrolizumab per trattare reazioni avverse immuno-correlate”.

In sostanza, per rispondere direttamente ai tuoi quesiti, posso dirti che:

  1. è vero che il cortisone che viene somministrato al tuo papà può ridurre l’efficacia del Pembrolizumab;
  2. è possibile che, se vi sarà un buona risposta tumorale al Pembrolizumab, e questa era la causa principale della dispnea, l’affanno respiratorio si ridurrà di intensità fino a scomparire;
  3. di solito, i risultati terapeutici del Pembrolizumab si osservano in un tempo variabile compreso fra poche settimane (2/3/4) e qualche mese (2/3/4).

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

GIANFRANCO BUCCHERI

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