A volte è possibile trovare delle ragioni di speranza là dove non ti aspetteresti di trovarla…
Mentre si avvicinava il Natale del 2010, riflettevo su quanto fosse bella la vita. La mia attività stava crescendo, guidavo la moto, giocavo a golf e mi stavo preparando a festeggiare il compleanno di mia moglie, Elaine.
Durante quel periodo, ebbi un costante sanguinamento dal naso. Il mio medico mi assicurò che era a causa dei fluidificanti del sangue che assumevo a seguito di un passato attacco cardiaco. Qualche giorno dopo, scoprii un nodulo sul collo. Il medico mi prescrisse degli antibiotici, ma una settimana dopo il nodulo era cresciuto, il che mi costrinse ad eseguire una TAC.
Non ho mai pensato al cancro. Ero sopravvissuto a un attacco di cuore anni prima e avevo smesso di fumare, quindi il cancro? Ma no, non poteva essere!
Subito dopo le vacanze, il 10 gennaio 2011, ricevetti la notizia: – Hai un carcinoma a cellule squamose in stadio 3 e un tumore alla base della lingua.
Due primari diversi si erano verificati nello stesso momento ed entrambi si erano diffusi ai miei linfonodi. Entrambi i miei genitori erano morti di cancro ai polmoni e ugualmente i miei suoceri, non c’era alcun dubbio nella mia mente che mi fosse stata data una condanna a morte.
Dopo molti incontri e test, i medici decisero che il miglior modo di agire sarebbe stato quello di rimuovere il defibrillatore e quindi ridimensionare il più possibile il tumore con la radioterapia e la chemio. Quando chiesi al mio medico cosa potevo aspettarmi dai trattamenti, rispose che mi avrebbe portato via molto. Sapevo che era un eufemismo…
Presto fui pronto per il primo appuntamento con le radiazioni. Elaine e io ci sedemmo nella sala d’aspetto e guardai la gente che passava, alcuni erano magri e molto fragili, con pochi capelli o calvi. Era un posto molto solitario e spaventoso. Elaine faceva tutto il possibile per supportarmi, ma non sapeva cosa aspettarsi. Non posso esprimere a parole quanto fossi spaventato non solo per me stesso ma anche per la mia famiglia. Francamente, ero certo che sarei morto presto.
Mentre aspettavo notai diversi depliant sui tavoli e uno ha attirato la mia attenzione “Combatti il cancro? Possiamo aiutarti.”
Pensai che sarebbe stato meraviglioso se avessi potuto parlare con qualcuno che capisse cosa stavo passando. Il giorno dopo chiamai e parlai con una signora molto premurosa e comprensiva. Le raccontai la mia storia e lei disse che mi avrebbe messo in contatto con un sopravvissuto e qualcuno avrebbe chiamato presto.
Il pomeriggio successivo ricevetti una chiamata da Troy e quell’unica telefonata cambiò la mia vita per sempre. Mi disse che era un sopravvissuto al cancro proprio come me, infatti aveva sofferto del mio stesso cancro. Non potevo credere che là fuori ci fosse qualcuno che aveva sconfitto questa terribile malattia. Iniziai a raccontare a Troy la mia storia e feci qualcosa che gli uomini normalmente non fanno, ammisi di aver avuto tanta paura. Posi mille domande a Troy che era molto paziente, comprensivo, sempre onesto ma in un modo molto premuroso.
Riattaccai il telefono con un nuovo senso di speranza e dissi a Elaine che se Troy era riuscito a superarlo, anch’io avrei potuto farlo.
Ho eseguito 37 radiazioni e 8 cicli di chemio. Il mio polmone è collassato due volte, le radiazioni hanno causato gravi ustioni al collo, sono stato ricoverato in ospedale 4 volte e per un po’ non sono stato in grado di inghiottire nulla e sono stato alimentato attraverso un tubo.
Finalmente, i trattamenti finirono. Lentamente ho iniziato a sentirmi meglio. Dopo tre mesi ho eseguito una TC, che certificava che ero libero dal cancro! Non sono mai stato così felice! Una delle prime chiamate che ho fatto è stata a Troy. Ha capito come mi sentivo; dopo tutto, ci era già passato.
OK, il cancro se n’è andato, e adesso? Dio mi ha guidato in questo viaggio per una ragione, non sapevo quale fosse. Mentre pensavo a Troy, al cancro e al ritorno, mi sono reso conto che dovevo dare tutto il possibile per aiutare la gente come me. Una volta ho letto che quando trovi la tua chiamata, sei veramente nato.
Mi sono iscritto a Phone Buddy di Lung Cancer Alliance (LCA), per condividere la mia esperienza con altri che hanno bisogno di guida e supporto. È un onore trasmettere il mio messaggio di speranza alle persone speciali che combattono questa terribile malattia. Mi piace sentire la speranza nelle loro voci quando dico che sono un sopravvissuto al cancro, proprio come potranno diventare loro e li accompagno durante il viaggio.
Link all’articolo originale di Lung Cancer Alliance
ALCASE will note on the translated page(s): “Copyright GO2 Foundation for Lung Cancer. Used with permission”