Il giorno dopo il Ringraziamento del 2010 ho visto il mio medico per il disagio in gola che mi infastidiva. Pensavo ad allergie, a tanto altro, ma cancro…
Nei mesi successivi, divenne sempre più difficile completare una frase senza essere a corto di fiato. Mi è stata allora prescritta una radiografia del torace.
Ho capito di avere un cancro quando mi chiamarono per dirmi i risultati “c’era qualcosa nei polmoni“.
Entrambi i polmoni erano coinvolti. Due mesi e mezzo dopo, sono stata ricoverata in ospedale per curare le mie difficoltà respiratorie e iniziare un percorso completo. Fu allora che appresi che la malattia si era diffusa alle ossa e che il cancro era allo stadio IV.
Ero devastata: pensavo ai trattamenti che avrei ricevuto, ero terrorizzata all’idea di morire entro tre anni – il periodo in cui mia madre era vissuta combattendo il cancro ai polmoni. Tutto quello che potevo pensare era che non sarei invecchiata con mio marito né avrei visto i miei figli di 17 e 21 anni vivere le loro vite.
Per fortuna ci sono voluti solo due mesi e mezzo per i medici per determinare il problema. Ho iniziato la chemio per sei cicli e ho fatto ulteriori test.
Il tumore era ALK +, che mi ha dato più opzioni di trattamento e più tempo.
Ora cinque anni e mezzo più tardi, tre farmaci inibitori della ALK sono stati approvati dalla FDA, l’immunoterapia è entrata nel panorama del trattamento, sono stati studiati ulteriori farmaci, le linee guida sul trattamento sono cambiate e sono state approvate biopsie liquide. Attualmente sto assumendo un farmaco sperimentale, lorlatinib, e tutto sta andando bene.
Da quando mi è stata fatta la diagnosi, sono stata circondata dal sostegno di amici e colleghi. La mia famiglia è stata al mio fianco dal primo giorno. Vivere con il cancro è possibile solo grazie al loro amore, alla devozione e all’umorismo. Le feste musicali a tema mi hanno aiutato a superare i lunghi giorni di chemio.
Ho vissuto dei momenti davvero difficili a causa della malattia. Non passa giorno che non ci pensi, ma quello che penso faccia la differenza è partecipare alle scelte terapeutiche: leggo dei progressi nella cura del cancro, cerco le cose che posso fare per me stessa e sono positiva. È molto importante imparare il più possibile sul cancro e, non soltanto accettare con fiducia le cure, ma anche partecipare alla loro scelta.
Oggi, mi impegno anche come volontaria per aumentare nella gente la consapevolezza del cancro ai polmoni, parlare dei progressi della medicina e del trattamento di precisione e incoraggiare la partecipazione alla sperimentazione clinica. Il mio motto é: “E’ fondamentale partecipare alle scelte terapeutiche”
Storia tratta da Lung Cancer Alliance
ALCASE will note on the translated page(s): “Copyright GO2 Foundation for Lung Cancer. Used with permission”