Il 7 giugno 2013 all’età di 62 anni mi è stato diagnosticato un adenocarcinoma allo stadio IV. Mi stavo preparando per la pensione quando il cancro è piombato come un tornado. Non ero pronto a rinunciare alla vita. Durante la mia prima visita l’ oncologo ha affermato che la cosa migliore che avrei potuto fare era mantenere un atteggiamento positivo. Ho deciso che avrei seguito il suo consiglio.
Il cancro in qualche modo è stato una benedizione per me. Ho imparato a rilassarmi e a godermi la vita. Il cancro può solo toglierti ciò che gli permetti. Ho scelto di lasciarlo come sottotitolo nella mia storia, non un evento principale.
Ho subito un intervento chirurgico, 16 cicli di chemio per via endovenosa, quattro trattamenti mirati di radiazioni, due terapie mirate e persino sei mesi di NED (nessuna evidenza di malattia). “Il cancro non mi ferma” ho pensato.
Ogni volta devo adattarmi a una nuova situazione. Traggo ispirazione da persone che hanno scritto delle loro storie, altri sopravvissuti che ho incontrato sia di persona che online.
Oltre ad un atteggiamento positivo, mantengo la speranza. Nuovi trattamenti vengono continuamente sviluppati. Dall’agosto 2016, ho partecipato a una terapia mirata di terza generazione che è stata approvata per l’uso solo sei mesi prima. Questo farmaco ha fatto regredire il mio cancro, che si era diffuso al fegato, alle ossa e di nuovo al polmone e ha significativamente ridotto l’attività in quell’area.
Dopo quattro anni mi sento meglio di quanto avessi mai immaginato all’inizio della mia avventura, durante la quale ho cercato di godermi la vita il più possibile e di questo sono grato ogni giorno. Sono stato accanto a mio figlio come suo testimone, ho fatto immersioni subacquee e recentemente mi sono lanciato da un aereo. Alcuni dicono che ho una volontà di acciaio, ma ho deciso quattro anni fa che il cancro non mi ferma!
Link all’articolo originale di Lung Cancer Alliance
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