Borghino Enrico

Borghino Enrico

Borghino Enrico – Guarito con la sola Chemioterapia

ima-borghinoHo sempre avuto problemi ai polmoni, difficoltà a respirare e fiato corto. Ma quando mi sono accorto di perdere sangue dalla bocca, mi sono allarmato. Ho cominciato a fare i primi esami (Tac, broncoscopia) per sapere cosa mi stava succedendo. Non soddisfatto però delle cure e dei medici della mia città, ho deciso di andare a farmi curare all’Ospedale S. Croce di Cuneo. Lì mi hanno diagnosticato un tumore al polmone destro. L’unica via di salvezza era l’intervento chirurgico, che però, a causa della mia insufficienza respiratoria, non si poteva, in quel momento effettuare: prima dell’intervento chirurgico dovevo sottopormi a delle cure per riacquistare il fiato. Così entrai in ospedale il 27/11/00; fino al 15/12/00 mi sottoposi a cure e trattamenti per migliorare le condizione respiratorie. Il 27/12/00 cominciai i cicli di chemioterapia che continuai fino al Marzo 2001; ne feci ben 26. A Giugno feci una visita specialistica per vedere se il mio fiato era migliorato e se potevo essere operato. Con mia grande sorpresa, ma anche dei medici, mi comunicarono che non avevo più bisogno di alcuna operazione, perché ero completamente guarito.

Quando ho scoperto di avere un tumore polmonare mi sono fatto coraggio ed ho reagito in modo positivo; non mi sono abbattuto ed ho cominciato a lottare per guarire. Ho abbandonato subito i miei “vizi”: il caffè, il vino e la fatidica sigaretta. Nonostante ciò, la mia vita non è cambiata, ho continuato a svolgere le stesse attività di sempre. La famiglia mi è stata sempre vicina, forse anche più di prima. Amici e conoscenti non hanno mai smesso di dimostrarmi l’affetto di sempre.
Il mio futuro sarà sereno, perché sono vivo ed in salute, e questa è la cosa principale.

Quando mi diagnosticarono la malattia, mi dissero che avevo ben poche speranze di guarire e pochi mesi di vita. Non so se sia stato il destino, o un miracolo, ma io sono guarito, completamente, senza l’ausilio dell’intervento chirurgico, solo con i cicli di chemioterapia. Gli stessi medici rimasero increduli e senza parole leggendo i risultati dei miei ultimi esami.
I consigli che vorrei dare a tutti sono innanzitutto quello di non fumare, di non avere paura di sottoporsi a controlli e a cure, di essere sempre ottimisti, di reagire con coraggio e avere voglia di guarire. E poi bisogna parlare della malattia, farla conoscere a tutti, non bisogna nasconderla per l’imbarazzo, è utile che sia materia di dominio pubblico: nascondersi non serve a nulla.
Vorrei ringraziare ancora una volta i medici che mi hanno seguito e lo staff del Day Hospital Pneumoncologico dell’Ospedale “Carle” di Cuneo: è grazie alla loro professionalità e alla loro premura che io sono ancora vivo.

Il commento del dott. Buccheri

Una persona eccezionale il sig. Borghino: sempre ottimista, sempre sorridente, sempre fiducioso nell’impegno e nelle capacità professionali dei “suoi” medici… E’ questa, con tutta probabilità, la chiave che consente di capire come sia stato possibile un andamento clinico così favorevole. Cinque anni fa, il sig. BE era in uno stato di malattia che, normalmente, non consente molte illusioni…. Aveva un cancro, cosiddetto “epidermoidale”, molto avanzato (tecnicamente era un T4 -per nodulini iuxtalobari-, N3 -per linfonodi di 2 cm nel mediastino controlaterale-, M0 -anche se vie era qualche dubbio a proposito di una possibile presenza di multiple metastasi scheletriche-). In più, aveva una grave insufficienza respiratoria… La chemioterapia, la terapia pneumologica, ed il suo atteggiamento combattivo fecero il miracolo. Finite le cure, non trovammo più traccia di tumore nel corpo del sig. Borghino. Ed in tutti questi anni ripetute TAC, broncoscopie, risonanze magnetiche, scintigrafie scheletriche e PET sono risultate negative, mentre la sua condizione fisica e psicologica rimaneva invidiabile.

 

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