CONTESTO:
Il trattamento per le metastasi cerebrali può aiutare ad alleviare i sintomi, rallentare la crescita del tumore e prolungare la vita. Anche con un trattamento di successo, le metastasi cerebrali spesso si ripresentano, quindi il medico consiglierà un attento follow-up dopo il trattamento.
Le opzioni di trattamento per le persone con metastasi cerebrali spesso includono farmaci, interventi chirurgici, radiochirurgia stereotassica, radioterapia dell’intero cervello (o radioterapia panencefalica) o una combinazione di questi. In determinate situazioni, il tuo team di cura può prendere in considerazione trattamenti farmacologici per le metastasi cerebrali.
Quali trattamenti sono i migliori dipenderanno dal tipo, dalle dimensioni, dal numero e dalla posizione dei tumori, nonché dai segni e sintomi del paziente, dalla salute generale e dalle preferenze. Parla con il medico dei tuoi obiettivi per il trattamento.
Irradiazione del cervello intero o Radioterapia Panencefalica.
Con la radioterapia panencefalica, si irradia l’intero cervello per uccidere le cellule tumorali. Le persone sottoposte a radioterapia panencefalica di solito richiedono da 10 a 15 trattamenti in due o tre settimane.
Gli effetti collaterali possono includere affaticamento, nausea e caduta dei capelli. Gli effetti collaterali a lungo termine sono costituiti principalmente dal declino cognitivo.
Da: Brain Metastases, MAYO CLINIC
Buongiorno.
In caso di metastasi cerebrali molto piccole (11) e tra queste solo 1 di più grande (8mm) in presenza di totale asintomaticità è davvero consigliata in paziente giovane (65 anni) la radioterapia pancencefalica?
E’ vero che può provocare complicanze neurologiche importanti?
Quali benefici comporta?
Grazie
Alessia
Cara Sig.ra Alessia,
il trattamento cerebrale oggi rappresenta una sfida importante sia perché abbiamo molti farmaci che sono efficaci (ovviamente dipende dalle indagini molecolari eseguite sulla malattia), sia perché abbiamo molte strategie di approccio radioterapico, che vanno dalla panencefalica in quanto tale, alla panencefalica con risparmio dell’ippocampo, alla stereotassia. I danni neurocognitivi sono possibili ma non certi ed in parte dipendono dallo stato iniziale del paziente stesso, in parte dal trattamento che viene scelto. Il mio consiglio è quello di cercare di capire con i Colleghi che hanno proposto la cura, il perché, vantaggi e rischi.
Spero di esserle stata almeno in parte utile.
Buona serata
Prof.ssa Sara Ramella
Full Professor and Chair
Radiation Oncology
Campus Bio-Medico University
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