Il Radon è un gas radioattivo molto dannoso, presente nel suolo e nei materiali da costruzione. Il Radon causa molteplici disturbi che possono essere suddivisi in tre categorie a seconda della loro gravità:
⇒ disturbi deboli: agitazione, sensazione di caduta nell’addormentarsi, piedi gelati, crampi, palpitazioni, calo energetico, nervosismo, incubi, starnuti ripetuti, risvegli prematuri;
⇒ sintomi funzionali complessi: insonnia tenace, asma, stati anginosi, dolori nella regione dorsale renale, astenia mattutina, cefalee, dolori persistenti, nevralgie, reumatismi, artrosi;
⇒ malattie gravi: sclerosi a placche, patologie cardiovascolari, forme cancerose.
E’ stato classificato come uno dei 75 agenti di cui vi è evidenza certa di cancerogenità per l’uomo.
Il Radon è anche uno dei fattori scatenanti il cancro del polmone. Quando viene inalato, decade, emettendo particelle radioattive (alfa) le quali si fissano sulle superfici del tessuto polmonare.
Le radiazioni così emesse danneggiano il DNA cellulare ed aumentano il rischio di sviluppare il cancro del polmone. Lunghe esposizioni al Radon sono causa certa di cancro.
Essendo un gas, si espande liberamente nell’atmosfera, ma in ambienti aperti non raggiunge mai concentrazioni considerate pericolose. Al contrario, negli ambienti chiusi, quali le abitazioni ed i luoghi di lavoro, si concentra, risale dal sottosuolo ed entra attraverso fessure microscopiche.
Il Radon è presente anche nei materiali da costruzione provenienti da terreni particolarmente ricchi di uranio ed in alcuni casi nelle acque. In alcune zone granitiche il tasso di Radon è molto elevato. In tal caso, attraversa il suolo e qualsiasi ostacolo, rimane imprigionato nei luoghi chiusi e si accumula.
Sembra che il Radon possa generare anche metalli tossici come il piombo, il bismuto, il polonio, ecc… che, rimanendo in sospensione nell’aria, possono essere inalati e quindi provocare disturbi e gravi malattie. Nei luoghi ventilati la concentrazione di Radon rimane bassa.
La cartina mostra le zone italiane in cui è maggiore la presenza di questo gas killer Fonte Fonte Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale.
Ma come si misura e si elimina il Radon?
Esistono in commercio dei dispositivi altamente tecnologici (i dosimetri) che misurano la quantità di Radon presente in un determinato ambiente. Qualora la concentrazione di Radon risultasse elevata, il primo intervento di facile realizzazione è l’aumento della ventilazione. Nei casi in cui le concentrazioni risultino molto elevate, si può risolvere il problema isolando l’abitazione dal sottosuolo con le tecnologie adeguate e/o con altri interventi specifici.
Per altre informazioni click QUI per il pdf curato dal Dipartimento di Medicina del Lavoro
Dott. Gianfranco Buccheri
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