No all’amianto

No all’amianto

Al bando la produzione, l’uso e l’esportazione di asbesto in tutto il mondo!…

E’ quanto chiedono 150 scienziati ed organizzazioni di 20 paesi.

In un comunicato congiunto, le organizzazioni che studiano le cause e la prevenzione delle epidemie di malattie hanno chiesto, per la prima volta, il divieto globale dell’estrazione, utilizzo ed esportazione di tutte le forme di amianto.

La dichiarazione è già stata approvata dal oltre 150 organizzazioni di salute pubblica, della società civile e da singoli scienziati di venti paesi.

“L’uso continuato di amianto porterà ad un disastro sanitario planetario, legato alle malattie da amianto, per decenni a venire, ripetendo l’epidemia cui stiamo assistendo oggi nei paesi industrializzati che l’amianto hanno utilizzato in passato, ” ha dichiarato il Dr. Stanley Weiss, presidente del comitato di politica comune delle Società di Epidemiologia (JPC-SE), che ha pubblicato la dichiarazione. Il JPC-SE comprende un numero di organizzazioni epidemiologiche Canadesi, degli Stati Uniti ed internazionali.

“Chiediamo in particolare ai paesi maggiori esportatori di amianto – Brasile, Canada,Kazakistan e Russia – di rispettare il diritto alla salute, cessando l’estrazione, l’uso e l’esportazione di amianto, e fornendo sostegno alle loro comunità nella transizione dalla loro attività estrattive ad altre non attività economiche nocive “, ha dichiarato il Dr. Robert Hiatt, che rappresenta l’American College di Epidemiologia.

“L’industria dell’amianto continua ancora oggi a minare la politica di sanità pubblica, negando le schiaccianti prove scientifiche e promuovendo l’uso dell’amianto nei paesi in via di sviluppo ” ha detto il Professor Colin Soskolne, PhD, past-presidente della Società canadese di Epidemiologia e Biostatistica. “Secondo l’OMS, più di centomila persone in tutto il mondo muoiono di morte prematura e dolorosa ogni anno come risultato di queste politiche .

“”A causa delle inconfutabili prove scientifiche di danni alla salute umana derivanti dall’esposizione a tutte le forme di amianto, abbiamo ritenuto di importanza fondamentale prendere una posizione chiara a sostegno della tesi che tutto l’uso di amianto deve smettere “, ha detto il dottor Weiss.

La dichiarazione di 25 pagine, che dettaglia le ultime ricerche scientifiche, esprime “Grave preoccupazione che i governi di Brasile, Canada, Cina, India, Indonesia, Iran,Kazakhstan, Russia, Sri Lanka, Thailandia, Ucraina, Uzbekistan e Vietnam stanno incautamente mettendo in pericolo i propri cittadini e con essi quelli di altri paesi , consentendo lo sfruttamento della miniere di amianto ed il suo commercio”.

La Dichiarazione esorta tutti i paesi a informare i propri cittadini sui pericoli dell’ amianto e di fare un’inventario degli edifici potenzialmente inquinati da amianto, in particolare per le scuole dove i bambini sono maggiormente a rischio di esposizione. Si dichiara, inoltre, che l’industria dell’amianto ha utilizzato tattiche di intimidazione per cercare di silenziare gli scienziati. E si esortano le organizzazioni di sanità pubblica a voler sostenere il diritto degli scienziati accademici di svolgere il loro lavoro di interesse pubblico, liberi da intimidazioni.

CONTATTI:

Dr. Stanley H. Weiss, MD: 1 973-972-7716; JPCSE.Chair@gmail.com

Professor Colin L. Soskolne, PhD: 1 780-492-6013; colin.soskolne@ualberta.ca

Dr. Robert A. Hiatt, MD, PhD: 1 415-514-8113; rhiatt@cc.ucsf.edu

Kathleen Ruff: 1 250-847-1848; kruff@bulkley.net

Dott. Gianfranco Buccheri

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