Quante mancate diagnosi di cancro del polmone con la radiografia standard?…

Quante mancate diagnosi di cancro del polmone con la radiografia standard?…

radiografia

Sono anni che noi di ALCASE andiamo ripetendo che in caso di sospetto tumore al polmone NON E’ SUFFICIENTE una radiografia toracica negativa per escluderlo.  E ne sono convinti con noi molti esperti in ambito professionale medico, ad esempio quelli appartenenti alla Società dei Chirurghi Toracici Americani.

Recentemente, però è stato pubblicato un interessante studio di meta-analisi che quantifica la percentuale di tumori polmonari in fase iniziale che una semplice “lastra” non è in grado di riconoscere (quando confrontata alla TC): sarebbe un bel  20-25% circa!

Segue l’abstract dell’articolo originale (con link alla pubblicazione integrale) e la nostra traduzione in italiano:


Sensitivity of chest X-ray for detecting lung cancer in people presenting with symptoms: a systematic review   Stephen H BradleySarah AbrahamMatthew EJ CallisterAdam GriceWilliam T HamiltonRocio Rodriguez LopezBethany Shinkins and Richard D Neal


Introduzione. Nonostante il crescente utilizzo della tomografia computerizzata (TC), la radiografia del torace rimane l’indagine di prima linea per il sospetto carcinoma polmonare nelle cure primarie [medicina di base] del Regno Unito. Non esistono prove derivanti dalla revisione sistematica della letteratura riguardanti la sensibilità della radiografia del torace nel rilevare il carcinoma polmonare, nelle persone che presentano sintomi.

Scopo dello studio. Stimare la sensibilità della radiografia del torace nel rilevare il carcinoma polmonare nelle persone sintomatiche.

Progettazione e impostazione dello studio. È stata condotta una revisione sistematica della letteratura per determinare la sensibilità della radiografia del torace nella rilevazione del carcinoma polmonare.

Metodo. Sono stati analizzati i database MEDLINE, EMBASE e la libreria Cochrane; è stata anche eseguita una ricerca nella letteratura grigia [gli studi non pubblicati su riviste mediche].

Risultati. Un totale di 21 studi ha soddisfatto i criteri di ammissibilità. Quasi tutti erano di scarsa qualità. Solo uno studio aveva l’accuratezza diagnostica della radiografia del torace come obiettivo primario. La maggior parte degli articoli erano ad alto rischio di parzialità. Diversi contenevano gruppi non rappresentativi, ad esempio, con presentazioni cliniche atipiche o particolari, solo alcuni sottotipi istologici o comorbidità. Solo tre studi avevano un basso rischio di parzialità. Due studi di assistenza primaria [medicina di base] hanno riportato una sensibilità del 76,8% (intervallo di confidenza al 95% [IC] = 64,5-84,2%) e del 79,3% (IC 95% = 67,6-91,0%). Uno studio di assistenza secondaria medicina specialistica] ha riportato una sensibilità del 79,7% (IC 95% = 72,7-86,8%).

Conclusioni. Sebbene ci sia una scarsa evidenza, gli studi di alta qualità suggeriscono che la sensibilità della radiografia del torace per il carcinoma polmonare sintomatico sia compresa tra il 77% e l’80%. I medici di base dovrebbero considerare se sono necessarie ulteriori indagini in pazienti ad alto rischio che hanno avuto una radiografia del torace negativa.


Commento editoriale sull’articolo:

Chest X-rays are not adequate for lung cancer diagnosis. Over 35,000 people die from lung cancer each year in the UK. Survival rates for lung cancer are poorer than for most cancers, and have not increased much over the last 20 or 30 years. NICE recommends chest X-ray (CXR) for initial evaluation in all patients with suspicious symptoms, but up until now research has not examined the sensitivity of CXR alone for lung cancer in patients with suggestive symptoms. Bradley and colleagues analysed the available research literature and conclude that the sensitivity of CXR for symptomatic lung cancer is only 77–80%. They concede that many of the studies are of poor quality, but these data are drawn from those of highest research quality. The implications for practice are that GPs, and by extension their patients, should take limited reassurance from a non-diagnostic CXR, and consider additional imaging or referral, or repeating the CXR. They suggest the possibility of widening access to more accurate investigations such as CT scanning, although the benefits of increased rates of CT investigation have to be balanced against the possibility of over diagnosis and false-positive findings.”

Che, in sostanza, rimarca il fatto che le implicazioni dello studio per la pratica medica sono che i medici generici e, per conseguenza, i loro pazienti, dovrebbero avere una rassicurazione limitata da un Rx del torace non diagnostico e dovrebbero pertanto prendere in considerazione di richiedere altri esami radiologici, un consulto specialistico,  o la ripetizione della lastra…

E su questo non si può non essere d’accordo, almeno sui primi due punti (una ripetizione di un esame negativo rischia solo di far perder tempo prezioso).

Boves, 17-11-19

direttore medico

Gianfranco Buccheri

 

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