Tra i pazienti con NSCLC resecato ALK-positivo di stadio IB, II o IIIA, l’uso di alectinib come adiuvante ha migliorato significativamente la sopravvivenza libera da malattia rispetto alla chemioterapia a base di platino. Sono questi i risultati preliminari più significativi di un ampio studio internazionale di fase III.
Pillole
dalla ricerca
Partiamo oggi, questo sabato 24 marzo del 2018, con una nuova rubrica. Se preferite, potremmo dire un nuovo “blog”… anche se il termine non è del tutto corretto perché, ovviamente, non si tratta del diario di una singola persona, come etimologicamente sarebbe: “web-log”, abbreviato “blog”.
Abbiamo voluto chiamarla “PILLOLE DALLA RICERCA”, per il fatto che vi pubblicheremo brevi note su tutti i più importanti lavori scientifici, pubblicati su prestigiose riviste scientifiche internazionali, che hanno la potenzialità di cambiare il “gold standard” del trattamento del cancro del polmone.
Dunque, non ampi articoli che descrivono un determinato lavoro clinico, ma l’abstract dello studio in originale e brevi note sullo stesso. Più in dettaglio, dopo una più o meno ampia introduzione all’argomento, seguirà l’abstract della pubblicazione in originale (con link all’intero articolo); all’abstract, ricavato da PubMed (e dunque necessariamente in inglese), farà poi seguito la traduzione in italiano ed i miei commenti personali.
Il senso di questa rubrica è:
NON POSSIAMO RIPRENDERE TUTTO CIO’ CHE VIENE SCRITTO SULLA TERAPIA DEL CANCRO AL POLMONE, MA POSSIAMO RACCOGLIERE TUTTO CIO’ CHE DI PIU’ IMPORTANTE VIENE PUBBLICATO NEL MONDO, E DARVI LA NOSTRA OPINIONE.
Buona lettura!
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Aggiornamento del 01/09/2022:
Avrete certamente notato un rallentamento nella pubblicazione di nuove “Pillole” negli ultimi anni… e non certo perché non ci fossero risultati importanti della ricerca bio-medica da pubblicare. Il fatto è che, semplicemente, il Dr. Buccheri, responsabile della rubrica, era super-assorbito da tanti altri importanti impegni per l’Associazione, non trovava il tempo per pubblicarne di nuove.
E allora?.. Cosa c’è di nuovo?… Nulla, se non che ALCASE nel frattempo ha vinto una competizione internazionale per un grant della Fondazione Sanofi International, proprio per ripartire “con lena” con questa rubrica.
Ok, direte voi. Ma cosa cambia?… Le giornate del Dr. Buccheri non diventeranno di 36 o 48 ore, solo perché l’Associazione non può rinunciare al grant!… Sì, è verissimo. Ma nel frattempo è avvenuto un altro fatto che ha reso possibile …il miracolo!
Nel frattempo, una nuova volontaria si è fatta avanti con l’intenzione esplicita di mettere la propria competenza professionale e il proprio tempo libero a disposizione di ALCASE, purché si possa portare avanti anche questo progetto.
Un riconoscente ringraziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Torino, terza Fondazione di origine bancaria italiana per entità del patrimonio, che, svolgendo un’importante funzione sociale sotto forma di beneficenza in senso stretto e in particolare impegnandosi a favore della comunità globale dei malati oncologici, ha offerto nel 2023 un contributo mirante a diffondere le novità della ricerca scientifica sul cancro del polmone che questa rubrica divulga.
Così siam lieti di riprendere questo importante servizio, grazie alla collaborazione di due preziose e competenti volontarie:
la Dr.ssa Cristina Morelli e la Dr.ssa Annamaria Muroni, che si occuperanno di fatto delle “Pillole” sotto la supervisione del Dr. Buccheri.
Dimostrata una scarsa correlazione fra “endpoints” negli studi sul NSCLC metastatico in immunoterapia
L’analisi sopra descritta indica che, almeno per le sperimentazioni con ICIs nel NSCLC metastatico, la risposta globale e la sopravvivenza libera da progressione non possono essere considerati endpoints inequivocabilmente significativi e sostitutivi della sopravvivenza globale.
Repotrectinib
I dati fino ad ora riportati dallo studio TRIDENT-1 mettono in evidenza l’efficacia e la sicurezza del
repotrectinib non solo in pazienti naïve da trattamento o in pazienti pretrattati, ma anche in pazienti
con mutazione di resistenza G2032R. Aspettiamo con interesse i prossimi dati intermedi e soprattutto i dati
conclusivi di questa sperimentazione previsti per la primavera del 2028.
Radioterapia stereotassica in caso di oligoprogressione
Qui discusso un piccolo studio (parliamo di appena 28 casi di tumore al polmone) con una popolazione di studio disomogenea (lo standard di cura del NSCLC avanzato include necessariamente una notevole varietà di approcci "standard") e ..., dall'altra parte, una altissima significatività statistica (e clinica) dei risultati, che premiano -senza mezzi termini- l'aggiunta della radioterapia stereotassica total body (SBRT) in caso di progressione (limitata a non più di 5 sedi metastatiche), dopo un trattamento "standard"...
DIVARASIB: un nuovo farmaco per la mutazione KRAS G12C
L’identificazione di molecole in grado di legarsi selettivamente ed irreversibilmente alla zona di mutazione di KRAS G12C così da bloccarla nel suo stato inattivo rappresenta una nuova frontiera per lo sviluppo di trattamenti mirati nei casi di tumori con tale mutazione. Negli ultimi anni sono stati approvati, seppur in via condizionale in attesa di ulteriori dati clinici sull’efficacia, due molecole di questo tipo: l'Adagrasib ed il Sotorasib. ...Ora si aggiunge a questi farmaci, il Divarasib.
Durvalumab peri-operatorio
L’utilizzo dell’immunoterapia peri-operatoria per il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) rappresenta una strategia valutata in diversi studi e da noi presentata in varie pillole. Questo recente articolo, appena pubblicato sull'autorevole New Engl J Med (2023; 389:1672-1684), descrive i risultati del Durvalumab in tale ambito, al “primo controllo” programmato per questo studio di fase III internazionale.
Tarlatamab: aprirà un nuova via al trattamento del microcitoma (SCLC) esteso?
I pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) metastatico hanno opzioni di cura molto limitate, con pochi farmaci disponibili, soprattutto dopo aver già completato la chemioterapia e l’immunoterapia di prima linea. Finalmente, in questo studio multi-istituzionale mondiale, si dimostra l’efficacia di un nuovo farmaco sperimentale, il tarlatamab, che potrebbe divenire un nuovo approccio terapeutico per il SCLC.
Cambiare il paradigma?…
Conclusioni dello studio LUNAR: "La terapia con TTFields, in aggiunta al trattamento standard, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale nel carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico in progressione dopo chemioterapia a base di platino senza esacerbare la tossicità sistemica. [...]"
Confermata l’efficacia terapeutica del cemiplimab
Conclusioni dello studio EMPOWER-Lung 1: "Al follow-up a 35 mesi, il beneficio di cemiplimab in termini di sopravvivenza per pazienti in con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato è stato simile al beneficio dopo un anno di terapia, confermandone l'uso come monoterapia di prima linea per questa popolazione. L'aggiunta della chemioterapia a cemiplimab durante la progressione potrebbe fornire un nuovo trattamento di seconda linea per i pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio avanzato.