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Tarlatamab: aprirà un nuova via al trattamento del microcitoma (SCLC) esteso?
I pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) metastatico hanno opzioni di cura molto limitate, con pochi farmaci disponibili, soprattutto dopo aver già completato la chemioterapia e l’immunoterapia di prima linea. Finalmente, in questo studio multi-istituzionale mondiale, si dimostra l’efficacia di un nuovo farmaco sperimentale, il tarlatamab, che potrebbe divenire un nuovo approccio terapeutico per il SCLC.
Cambiare il paradigma?…
Conclusioni dello studio LUNAR: "La terapia con TTFields, in aggiunta al trattamento standard, ha migliorato significativamente la sopravvivenza globale nel carcinoma polmonare non a piccole cellule metastatico in progressione dopo chemioterapia a base di platino senza esacerbare la tossicità sistemica. [...]"
L’immunoterapia aumenta anche l’efficacia della radioterapia stereotassica
Un gruppo di medici ricercatori del Texas ha voluto verificare se l’immunoterapia associata alla radioterapia ablativa sterotassica fosse in grado di ridurre la frequenza delle recidive anche nei casi di NSCLC in stadio iniziale. E la risposta del loro trial è stata: sì!
Atezolizumab per il carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) non trattabile con chemioterapia a base di platino
Un nuovo studio ha dimostrato che, in pazienti con NSCLC operabile in stadio iniziale, l'uso di pembrolizumab prima e dopo l'intervento chirurgico di resezione per un cancro al polmone è in grado di ridurre del 42% il rischio di recidiva, progressione o morte rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante e chirurgia.
Nivolumb peri-operatorio per il carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio IIIA e IIIB
Questo studio dimostra che, in pazienti con NSCLC operabile in stadio localmente avanzato (stadio IIIA e IIIB), l'aggiunta di nivolumab alla chemio standard, prima e dopo l'intervento chirurgico di resezione per un cancro al polmone, è in grado di migliorare quasi tutti gli end-point considerati (tasso di risposta patologica completa, sopravvivenza libera da progressione di malattia e la sopravvivenza globale a 2 anni).
Pembrolizumab peri-operatorio per il carcinoma polmonare non a piccole cellule in stadio iniziale
Un nuovo studio ha dimostrato che, in pazienti con NSCLC operabile in stadio iniziale, l'uso di pembrolizumab prima e dopo l'intervento chirurgico di resezione per un cancro al polmone è in grado di ridurre del 42% il rischio di recidiva, progressione o morte rispetto alla sola chemioterapia neoadiuvante e chirurgia.
Terapie adiuvanti e neoadiuvanti: indicazioni e opzioni di trattamento
Le terapie adiuvanti e neoadiuvanti, nel NSCLC operabile o potenzialmente operabile, sono sempre più spesso basate sulla chemio-immunoterapia. Esse aumentano il controllo locale della malattia e riducono la percentuale di recidive a distanza.