Trattamento del microcitoma recidivante

On 7 Maggio 202113 Settembre 2023In L'oncologo rispondeTags cancro a piccole cellule del polmone, chemioterapia, Federico Cappuzzo, immunoterapia, microcitoma, microcitoma avanzato, tumore polmonare

CONTESTO

Trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule ricorrente/recidivante

Il trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule recidivante può includere:
• Chemioterapia.
• Immunoterapia con inibitori del checkpoint immunitario.
• Radioterapia come terapia palliativa per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
• Terapia laser, posizionamento di stent per mantenere aperte le vie aeree e / o radioterapia interna come terapia palliativa per alleviare i sintomi e migliorare la qualità della vita.
• Sperimentazioni cliniche di nuovi trattamenti chemioterapici. È possibile cercare studi in base al tipo di cancro, all’età del paziente e al luogo in cui vengono condotti.

Fonte National Cancer Institute

Vedi anche Linee Guida National Cancer Institute

Gent.mo Dott. Cappuzzo,
le scrivo per mio marito affetto da microcitoma esteso e recidivante dopo doppia linea con platino ed etoposide.
Volevo conoscere le opzioni a disposizione per una eventuale terza linea.
Il paziente è in discreto stato e riteniamo sia permissibile di ulteriori cure.

Abbiamo letto di Topotecan , ma in particolare di Nivolumab più Ipilimumab che da recenti studi risulterebbero offrire ottimi risultati di risposta e controllo anche nel tumore a piccole cellule.

È realmente così ? A chi potremmo rivolgerci eventualmente per avere maggiori informazioni ?
Grazie
Cordialmente
Maria Rosa

Stim. Maria Rosa...

purtroppo, al momento, non vi sono terapie approvate in terza linea per il microcitoma e l’immunoterapia nei pazienti pretrattati non ha dato risultati superiori rispetto al topotecan.
In particolare la combinazione ipilimumab + nivolumab è solo più tossica rispetto a nivolumab che a sua volta non dà migliori risultati di altri trattamenti chemioterapici tradizionali.

Cordialmente

Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department

Comments (8)

ReplySettembre 28, 2021 - 8:17 pm
Marica

Buona sera. La contatto per mio padre.
Lo scorso anno gli sono state diagnosticate una neoplasia della faringe (in seguito alla quale ha subito una tracheotomia) e un microcitoma polmonare. Dopo aver fatto un ciclo di chemio e radioterapia che lo hanno fortemente indebolito, qualche giorno fa abbiamo rifatto l’esame della PET il cui è esito pare sia stato positivo per quanto riguarda le neoplasie citate precedentemente, ma pare si siano sviluppate delle metastasi al fegato e alle ossa. Il referto dice esattamente così: “Tuttavia si segnala la comparsa di una diffusa captazione patologica (SUV max. 10.8) in corrispondenza di un fegato spiccatamente aumentato di volume, come da infiltrazione diffusa di malattia in ambito epatico. Si segnalano inoltre, multiple aree di disomogeneo e modesto accumulo del tracciante in corrispondenza di diversi segmenti dello scheletro assile appendicolare, suggestivo di interessamento del comportamento osteo midollare. Limitatamente al potere risolutivo della metodica (circa 5mm), non si osservano altre aree di alterata distribuzione del tracciante nelle restanti regioni corporee indagate”. Il nostro oncologo non ci ha dato più speranze in quanto lui è anche un paziente cardiopatico (nel 2010 ha avuto un infarto con arresto cardiaco) e quindi altra chemio non la reggerebbe. Pertanto le sarei davvero grata se potesse fornirmi un suo parere, fermo restando che sono consapevole della gravità della situazione e del fatto che non conosce nel dettaglio la storia clinica del paziente.
Grazie
Cordiali saluti
Marica
- ReplySettembre 28, 2021 - 8:19 pm
  Federico Cappuzzo
  
  Gent. Sig.ra,
  le condizioni generali del paziente sono per noi l’elemento più importante per decidere se è possibile o meno fare ulteriori terapie
  Nel microcitoma polmonare in linea teorica dopo una prima linea di chemioterapia è possibile utilizzare ulteriori farmaci come il topotecan. Il farmaco tuttavia ha un profilo di tossicità non indifferente e pertanto il suo utilizzo dipende molto dallo stato generale del paziente che necessita di accurata valutazione.
  Federico Cappuzzo MD
  Director Oncology and Hematology Department
ReplyDicembre 03, 2021 - 8:51 pm
fabrizio

Buonasera, oggi hanno finalmente ma purtroppo diagnosticato dopo 2 mesi di terapia intensiva un microcitoma a livello avanzato a mia mamma carla. Mi hanno aggiunto che non è trattabile in base alle condizioni in cui si trova: ventilata meccanicamente, pace maker, forse ischemia lato destro e polineuropatia complessa. Mia mamma è presente di testa, tra l’altro pet negativa 10 gg.fa. Dicono che staccherebbero tutto anche lunedì. Ma è possibile che da diagnosi incerta in 2gg mi dicano solo cure paliative?
Ha 69 anni e oggi dopo la notizia era bella in forze e presente.
- ReplyDicembre 05, 2021 - 10:56 am
  Federico Cappuzzo
  
  Buongiorno Fabrizio.
  Da quanto descritto mi sembra di capire che la paziente sia lucida ma con delle gravi comorbidità.
  In genere le condizioni generali sono cruciali per decidere se fare o meno una terapia e nei pazienti con gravi comorbidità, quali sono quelle descritte, i trattamenti oncologici sono controindicati, essendo i rischi superiori ai potenziali benefici.
  Federico Cappuzzo MD
  Director Oncology and Hematology Department
ReplyAgosto 28, 2022 - 5:46 pm
Anna

Salve, a mia mamma, nel gennaio 2022 è stato diagnosticato un microcitoma polmonare IV stadio con metastasi mediastino, ossa e successivamente fegato. Dopo i 4 cicli di chemio + immunoterapia, prima linea attacco, l’oncologo ha deciso di proseguire solo col Topotecan, in quanto la mia mamma ha sviluppato molte lesioni al fegato, a dire dall’oncologo causate dall immunoterapia. Da quando la mamma ha ricevuto il primo ciclo di chemio con Topotecan non si sente più bene, avverte forti dolori al fegato e gonfiore all’addome, dolori forti alla schiena, soffre di stipsi, insonnia, inappetenza, è sempre agitata e nervosa. Vorrei sapere se è opportuno fare ulteriori indagini visto che non riusciamo a capire se questo stato di malessere generico è dovuto al topotecan o ad un peggioramento delle condizioni di mamma, eventuali infezioni, epatite, sipsi, colite, neutropenia ecc… Grazie
- ReplySettembre 01, 2022 - 8:44 am
  Federico Cappuzzo
  
  Gent. Signora,
  è difficile dire a cosa sia imputabile il malessere avvertito dalla paziente, ma, considerato che il microcitoma è una malattia aggressiva e nel caso specifico sembra del tutto refrattario alle terapie, quanto descritto è da attribuire, con alta probabilità, all’evoluzione della malattia.
  Cordialmente
  Federico Cappuzzo MD
  Director Oncology and Hematology Department
ReplyOttobre 10, 2022 - 1:41 pm
Tiziana

Abbiamo ricevuto questo quesito e, nel pubblicarlo, ricordiamo che oggi c’è la possibilità di accedere ad un servizio di ALCASE che dà risposte complete e personalizzate, quando si tratta di partecipare ad una sperimentazione attiva in tutta Italia.

Stim. Dott.
Microcitoma…Dopo la chemio al platino di 1 linea fatta 2 volte e una chemio di seconda linea che non ha contenuto il microcitoma… chiedo se esiste un’altra cura anche sperimentale che si può fare? Noi siamo a Roma in cura al Gemelli ma sembra che stiano per stoppare le cure, nonostante la voglia di vivere e lottare del paziente.
La ringrazio della risposta
Tiziana
- ReplyOttobre 10, 2022 - 1:43 pm
  Federico Cappuzzo
  
  Gent. Tiziana,
  purtroppo nella pratica clinica non vi sono terapie standard di terza linea nel microcitoma. Nel nostro Istituto abbiamo una sperimentazione con un nuovo farmaco che tuttavia prevede che il paziente rispetti dei requisiti specifici. Certamente si può valutare se il paziente può essere eleggibile per lo studio.
  Cordialmente
  Federico Cappuzzo MD
  Director Oncology and Hematology Department

Trattamento del carcinoma polmonare a piccole cellule ricorrente/recidivante

Stim. Maria Rosa...

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