CONTESTO
Marcatori serici
Sono stati studiati numerosi marker tumorali serici nel cancro del polmone, tra cui l’ antigene carcinoembrionario (CEA), il CA-125, il CYFRA 21-1, la Cromogranina A, la Enolasi Neurone Specifica (NSE), la proteina legante il retinolo (RBP), la α1-antitripsina e l’antigene del carcinoma a cellule squamose.
Tuttavia, non esiste un singolo esame del sangue raccomandato per il cancro ai polmoni.
Il CEA è stato un marker tumorale ampiamente studiato ed è stato riportato elevato nello 0-38% dei pazienti con carcinoma polmonare a piccole cellule (SCLC) con malattia limitata e nel 40-65% di quelli con malattia estesa. Si stima che il CEA sia anche elevato nel 30-65% dei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC).
In uno studio retrospettivo su 153 pazienti con NSCLC i cui tumori erano stati completamente resecati, Muley et al. hanno scoperto che i pazienti che avevano un livello elevato di CEA o CYFRA 21-21 avevano tassi di sopravvivenza globale inferiori rispetto ai pazienti con livelli normali. Nei pazienti con malattia in stadio IA, i livelli preoperatori di CEA superiori a 5 ng/ml erano correlati a una più breve sopravvivenza libera da malattia (22,2 % vs 75 % a 5 anni).
Sebbene questo possa identificare un sottogruppo di pazienti in stadio iniziale che dovrebbero essere trattati in modo più aggressivo, il numero di pazienti che rientrano in questa categoria è relativamente piccolo.
Sia CEA che CA-125 sembrano essere inferiori nei pazienti con malattia in stadio iniziale rispetto a quelli con malattia metastatica; mentre in uno studio che includeva 37 pazienti con NSCLC avanzato, era presente una diminuzione del livello serico di questi marcatori in coloro che avevano una risposta radiologicamente documentata.
Fonte PMC Us National Library of Medicine National Institute of Health
Nota a margine:
L’alfa-fetoproteina (o α-fetoproteina, AFP) è una proteina prodotta nell’embrione e nel feto durante la loro fase di sviluppo: è poco informativa nel cancro del polmone, mentre può essere estremamente elevata nell’epatocarcinoma.
La Cromogranina A è una proteina che viene secreta dalle cellule della midollare del surrene e del sistema nervoso simpatico. Il dosaggio della Cromogranina A è utilizzato prevalentemente per la sorveglianza post-operatoria delle recidive del feocromocitoma, ma anche nel microcitoma (SCLC) può dare indicazioni utili.
Buona sera Dottore.
Grazie per la Sua disponibilità, Le chiedo aiuto perché sono preoccupata dall’esito delle mie analisi.
Sono stata operata nel 2019 per adenocarcinoma polmonare stadio 2b. Il tumore è stato causato dalla mutazione genetica Esone 19.
Non mi è stata prescritta nessuna terapia adiuvante.
Ora dagli esami i valori sono in crescita precisamente:
Cromogranina A 140,10,
H.G.H 4,183 ,
leucociti 3,76,
linfociti 45,0.
Alfa 1 fetoproteina 6,97
Tutti gli altri sono alti rispetto ai precedenti ma ancora nel range.
Lei, dottore, cosa ne pensa? Può essere una ripresa della malattia? E cosa posso fare? Le confesso che sono molto spaventata. La ringrazio molto e la saluto cordialmente.
Perla
Stim. Perla...
sia l’alfafetoproteina che la cromogranina non sono marcatori tipici dell’adenocarcinoma polmonare e il rialzo osservato è poco probabile che sia legato ad una ripresa del tumore.
È comunque prudente fare degli esami radiologici di controllo come la TAC.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
Leave a Reply