Buongiorno, dottore.
A mio marito è stato diagnosticato un adenocarcinoma polmonare bilaterale con metastasi a una vertebra.
Dagli esami dei geni è emersa la presenza di mutazione EGFR con un’inserzione sull’esone 20, rispetto alla quale ci è stato detto che non ci sono cure disponibili in Italia e anche in Europa. Tra pochi giorni comincerà pertanto la chemioterapia.
Vorrei sapere se l’approccio è corretto o se è possibile accedere a una cura o a uno studio sperimentale che riguardi questo esone 20 in Italia o in altri paesi del mondo.
Grazie
Antonella
Stim. Antonella...
sino a poche settimane fa le mutazioni dell’esone 20 di EGFR potevano essere trattate solo con la chemioterapia o con farmaci sperimentali, tra cui il poziotinib.
Ancora oggi la chemioterapia rimane il trattamento di riferimento in prima battuta.
Tuttavia, in caso di fallimento della chemioterapia, oggi cominciano ad essere disponibili dei farmaci tra cui l’amivantamab che può essere richiesto ad uso nominale.
Cordialmente
Federico Cappuzzo MD
Director Oncology and Hematology Department
NOTE
1. Si ricorda che ALCASE, con il servizio la mia sperimentazione, assiste i malati per la ricerca del trial clinico per il quale esso sono idonei.
2. Il trattamento con l’anticorpo bispecifico amivantamab (noto in precedenza con la sigla JNJ-6372) si è associato a tassi di risposta elevati e sostenuti in pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC) con inserzioni dell’esone 20 del gene EGFR, già sottoposti ad altri trattamenti. È quanto emerge dai risultati dello studio di fase 1 CHRYSALIS, presentati durante la Conferenza mondiale sul cancro del polmone (WCLC) 2020 di Singapore. Fonte Pharmastar
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