CONTESTO
La letteratura medico-scientifica è praticamente priva di articoli riguardanti la cosiddetta “Fasting-Mimicking Diet” (in italiano: “Dieta che mima il digiuno”), almeno per quanto riguarda il cancro del polmone. In tale ambito, sono riportati solo 2 trial clinici, non ancora conclusi.
Fra questi, vi è uno studio unicentrico, limitato ad un campione estremamente esiguo di partecipanti (10 in tutto), avviato dall’Università dell’Indiana, che la sta valutando nei pazienti con carcinoma polmonare non a piccole cellule (NSCLC), metastatico ed in trattamento chemio-immunoterapico.
Il trial, intitolato appunto “Dieta che imita il digiuno in corso di chemio-immunoterapia nel NSCLC”, ha come:
– Obiettivo primario: la fattibilità e la compliance della somministrazione di una dieta che imita il digiuno in pazienti con NSCLC avanzato che ricevono chemio-immunoterapia.
– Obiettivo secondario: la disponibilità dei pazienti a digiunare oltre il secondo ciclo.
I pazienti che partecipano allo studio sono affetti da NSCLC cui è stata raccomandata, come trattamento principale, la combinazione di chemio-immunoterapia (carboplatino / pemetrexed e pembrolizumab).
Gentile Prof. Cappuzzo,
mio fratello, 60 anni, normopeso, modico fumatore, ha un adenocarcinoma del polmone con metastasi epatiche.
Sta effettuando ricerca mutazioni per impostare la terapia.
Leggo da più parti la utilità di una dieta che mima il digiuno per potenziare la chemioterapia.
Vorrei un suo parere in proposito e se nella sua esperienza è stata utile.
Grazie
Dott. Orazio Rindone
Leave a Reply