CONTESTO
Emoftoe (AFI: /eˈmɔftoe/ dal greco antico: αἷμα, hàima, «sangue» e φθόη, phthóē, «consunzione») definisce l’emissione di espettorato rosso chiaro, schiumoso favorita da tosse secondaria. Le caratteristiche dell’espettorato fanno intuire la presenza di emorragia nell’apparato respiratorio.
Su ciò si basa la diagnosi differenziale con l’emottisi, definita invece come franca emissione di sangue dalle vie aeree e senza la commistione di escreato bronchiale.
L’emoftoe può essere saltuaria o ricorrente, ma in ogni caso non deve essere assolutamente trascurata.
Fonte Wikipedia, l’enciclopedia libera
L’emottisi (pronuncia corretta: /emotˈtizi/; pronuncia accettabile: /eˈmɔttizi/[1]; dal greco antico: αἷμα, hàima, «sangue» e πτύσις, ptýsis, «sputo») è l’emissione di sangue dalle vie respiratorie, solitamente attraverso un colpo di tosse.
A seconda della quantità di sangue emessa, si può variare dallo sputo striato di sangue (emoftoe) all’emissione di sangue misto a catarro, fino all’emissione copiosa di solo sangue; di solito il sangue si presenta schiumoso e di colore rosso vivo o rosato.
Fonte Wikipedia, l’enciclopedia libera
Buongiorno Dr Buccheri.
Le scrivo per mio padre diagnosticato nel maggio 2020 con carcinoma al polmone, causa tosse e sangue nell’espettorato.
In questi quasi 2 anni e mezzo, talvolta è successo che avesse delle tracce di sangue nel catarro, ma non così frequentemente.
Ora però gli episodi si stanno verificando più assiduamente e anche quelle che prima erano solo tracce di sangue, oggi sono diventate più ampie.
Ovviamente siamo molto preoccupati e volevo sapere se questo è indice di un aumento della massa o comunque di un quadro che sta degenerando?
La ringrazio anticipatamente per la sua attenzione e la saluto cordialmente.
Stefania
Gentile Stefania
l’aumento della quantità di sangue in un espettorato occasionalmente emoftoico non è di per sé un segno prognostico negativo: vuol dire soltanto che c’è un aumento della necrosi del tumore e che tale necrosi coinvolge un numero maggiore di vasi arteriosi del polmone, il che non corrisponde necessariamente ad un aumento della massa tumorale.
E’ però un segnale di pericolo, anche per la stessa vita. In effetti, rarissimamente, la necrosi può erodere un grosso vaso arterioso con una emorraggia importante, anche massiva.
Esistono terapie mediche (farmaci coagulanti), endobronchiali e anche, in alcuni casi selezionati, radioterapiche. Le consiglio dunque di rivolgersi ad un broncoscopista interventista e ad un radioterapista. Con una certa urgenza.
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
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