Il 14-08-17 è stato pubblicato questo breve aggiornamento alle linee guida ASCO recentemente tradotte in italiano da ALCASE (update 2015) e disponibili alla seguente pagina:
Terapia sistemica per il cancro al polmone non a piccole cellule (NSCLC) in stadio IV.
NB. Si consiglia di far sempre riferimento alla suddetta pagina per comprenderne le modifiche e le aggiunte effettuate più avanti elencate.
Systemic Therapy for Stage IV Non–Small-Cell Lung Cancer Update
Le raccomandazioni nuove o riviste in data 14-8-17 includono quanto segue.
Per quanto riguarda il trattamento di prima linea dei pazienti con carcinoma non a piccole cellule, sia di tipo squamoso che non-squamoso (senza marcatori positivi, ad es. EGFR / ALK / ROS1),
se il paziente ha una alta espressione del ligando 1 della proteina morte programmata (PD-L1), deve essere usato il Pembrolizumab da solo;
se il paziente ha una bassa espressione PD-L1, i medici dovrebbero offrire una chemioterapia standard;
tutti gli altri scenari clinici seguono le raccomandazioni del 2015.
Per quanto riguarda il trattamento di seconda linea in pazienti che hanno ricevuto una chemioterapia in prima linea e non precedenti immunoterapie,
se il tumore polmonare non a piccole cellule (NSCLC) ha una moderata o anche bassa espressione per il PD-L1, i medici dovrebbero utilizzare il singolo agente Nivolumab, Pembrolizumab o Atezolizumab;
se il tumore ha un’espressione PD-L1 negativa o sconosciuta, i clinici dovrebbero usare il Nivolumab o l’Atezolizumab. Si raccomanda di utilizzare la terapia immunitaria solo in assenza di controindicazioni;
Per i pazienti che hanno ricevuto in prima linea un inibitore del check-point immunitario in prima linea (ad es. il Pembrolizumab come qui raccomandato), i medici dovrebbero offrire una chemioterapia standard.
Per i pazienti che non possono ricevere un immunoterapico dopo una chemioterapia di prima linea (avendo delle specifiche controindicazioni), è raccomandato
il chemioterapico Docetaxel da solo;
in caso di NSCLC non squamoso, è raccomandato anche il Pemetrexed.
Nei pazienti con mutazione EGFR sensibilizzante in progressione di malattia dopo la terapia con inibitori della tirosina chinasi del fattore di crescita epidermoidale (anti-EGFR di prima linea), ed
è presente la mutazione T790M, è raccomandato l’uso di Osimertinib;
se manca la mutazione T790M, si consiglia la chemioterapia.
Infine, ai pazienti con riarrangiamento del gene ROS1 può essere offerto il Crizotinib in prima linea, o la chemioterapia se hanno ricevuto in precedenza il Crizotinib stesso.