Termoablazione a microonde

Termoablazione a microonde

Vi scrivo dall’ Abruzzo e vorrei sapere per cortesia le strutture in Italia dove usano la nuova metodica di termoablazione a microonde e se è consigliato per una neoplasia polmonare di 4.2 di dimensioni non operabile.

Grazie

Emma G. 

Cara Emma...

La termoablazione è una forma particolare di IPERTERMIA. Perciò, prima di procedere, ti consiglio vivamente di leggere questo mio articolo di inquadramento generale sull’ipertermia, che ne mette a fuoco le diverse modalità d’uso e le indicazioni terapeutiche, i benefici terapeutici e gli effetti collaterali e, non da ultimo, i problemi che vanno ancora risolti prima che l’ipertermia possa essere considerata una procedura standard per il trattamento dei tumori.

termoablazione a microonde

Ritornando alla termoablazione, l’uso delle microonde ne rappresenta la forma più moderna ed efficace. Rispetto all’ablazione con radiofrequenze, infatti, le microonde (dotate di maggiore energia termica rispetto alle onde radio) sono in grado di scaldare di più (fino a 100° C) il tessuto tumorale, che viene così ampiamente necrotizzato, “cotto”.

La termoablazione con microonde consiste in un intervento di pochi minuti che viene eseguito in anestesia locale e sedazione profonda in maniera da rendere il trattamento non doloroso, evitando al contempo i rischi di un’anestesia generale. Il trattamento viene effettuato in sala TC, sotto continuo monitoraggio cardiorespiratorio ed assistenza anestesiologica.

Il trattamento è efficace in molti tumori, incluso il cancro ai polmoni, ed è indicato soprattutto in caso di tumore non operabile per l’elevato rischio chirurgico.
La tecnica non può essere utilizzata su tutti i pazienti, perché la massa tumorale dev’essere raggiungibile, non nascosta e di diametro inferiore a 3-4 centimetri.

In caso di più noduli polmonari si può intervenire in più punti in una medesima seduta. Inoltre, tale procedura può essere ripetuta più volte a distanza di tempo, in caso di recidiva o di non totale distruzione della massa tumorale.

L’ablazione con microonde é spesso utilizzata in associazione con la chemioterapia e la radioterapia, a scopo palliativo sintomatico, per ridurre masse molto grandi che comprimono organi vitali.
Non vengono segnalate particolari controindicazioni, anche se l’ablazione con radiofrequenza non può essere praticata su un nodulo troppo vicino ad un organo vitale. Inoltre tale procedura viene sconsigliata in caso di malattia estremamente diffusa a livello sistemico. Rispetto alla chirurgia gli effetti collaterali e le complicanze sono meno frequenti e meno gravi.

Tra i rischi della procedura si deve però citare un possibile pneumotorace (l’accumulo di aria che può comprimere i polmoni), che richiederebbe la necessità di posizionare un drenaggio toracico ed il sanguinamento. Nell’immediato post-operatorio il paziente può inoltre lamentare modico dolore toracico e anche febbre, risolvibili generalmente nell’arco di pochi giorni.

Quelli che seguono sono i centri italiani che, a mia conoscenza, effettuano la termoablazione a microonde:
Humanitas Rozzano
Ospedale di Chioggia
 Ospedale Policlinico Gemelli Roma
– ASST Bergamo ovest

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

GIANFRANCO BUCCHERI

 

 

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