Quale il tempo alla risposta degli immunoterapici?… E in quali sedi metastatiche essa può avvenire?…

Quale il tempo alla risposta degli immunoterapici?… E in quali sedi metastatiche essa può avvenire?…

Buongiorno dottore,


le scivo perchè mia madre ha iniziato da poco la terapia con nivolumab (due sedute) e vorrei sapere quali sono i tempi di risposta e se il farmaco agisce su tutti i distretti corporei (consideri che ci sono metastasi cerebrali e ossee).  Al momento non si sente molto bene e sono molto spaventata.
La ringrazio

Alessia

Cara Alessia...

Grazie per la sue domande, che credo possano essere di particolare interesse per molti lettori.

La mia risposta sarà schematica, come è stata la sua domanda,  anche se cercherò di essere puntuale in relazione a ciascuna delle due domande poste:

  1. quali sono i tempi di risposta?“.  A differenza che per la chemioterapia, in cui la risposta -se c’è- si verifica entro poche settimane, nel caso dell’immunoterapia questa occorre in diverse settimane, a volte mesi.  Mediamente i pazienti sottoposti ad immunoterapia rispondono entro due mesi, ma ciò può avvenire anche più in là nel tempo, o -paradossalmente- in qualche caso raro, in pochi giorni.  Una particolare complicazione della immunoterapia è, poi, che i semplici criteri radiologici utilizzati per la chemioterapia (ad es. i criteri RECIST ) sono meno attendibili in quanto, in questo caso, va presa in seria considerazione anche la risposta soggettiva (il paziente si sente meglio), e la massa tumorale complessiva (la presenza di nuove sedi di malattia non è più determinante).   La valutazione della risposta obiettiva al trattamento immunoterapico è poi complicata da quella che è conosciuta come “pseudo-progressione“, ovvero una iniziale modesta crescita dei volumi tumorali, dovuta all’infiltrazione linfatica, che è poi è seguita da una vera risposta obiettiva.  Per l’immunoterapia sono stati pertanto proposti altri criteri obiettivi di risposta, i cosiddetti criteri irRC.  So che si tratta di argomenti molto tecnici, ma se vuole può dare uno sguardo qui.

2. “il farmaco agisce su tutti i distretti corporei?“: La risposta all’immunoterapia  -quando presente- è osservata in ogni organo e sede tumorale, incluso – ma i dati disponibili non sono ancora abbondanti e sufficientemente sedimentati-  le metastasi al cervello.  Qui trova un articolo che parla diffusamente della possibile efficacia nelle metastasi cerebrali che costituiscono la sede metastatica più controversa, perché -sulla carta- sarebbero protette dalla cosiddetta “barriera emato-encefalica”.

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

GIANFRANCO BUCCHERI

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