Buonasera Dottore,
ho 62 anni e il mese scorso mi è stato diagnosticato l’adenocarcinoma polmonare stadio IV (lesioni polmonari bilaterale e linfoadenopatie L-C dx) con EGFR: mutazione dell’esone 19. Dal 30 maggio sono in terapia con Iressa, 1 compressa al giorno. Sono in cura presso l’Ospedale San Luigi di Orbassano, Torino. Ho letto anche della Radio Chirurgia.
Cosa ne pensa? Secondo lei sono in buone mani o mi consiglia un altro ospedale? La ringrazio anticipatamente e la saluto cordialmente.
Anna Muratori
Cara Anna...
L’Ospedale San Luigi di Torino è uno storico ospedale tisio-pneumologico che, nel corso degli anni, è via via cresciuto in servizi e qualificazione medica. Per questa ragione figura egregiamente nella lista dei 100 migliori Istituti di Cura per il cancro del polmone. Fra l’altro, vi è ospitata la divisione di Oncologia Medica, sede dell’insegnamento di Oncologia dell’Università di Torino, diretta dal prof. G.V. Scagliotti, che è fra le più stimate oncologie d’Italia e del mondo intero.
Concordo col trattamento avviato. C’è solo da augurarsi che l’effetto terapeutico (che quasi certamente sarà evidente, anche a lei stessa..,) duri il più a lungo possibile, ben sapendo, comunque, che una eventuale perdita di efficacia dell’Iressa ® non sarebbe un dramma: ci sono ancora diversi altri farmaci (i cosiddetti anti-EGFR di 3° generazione), attivi in quel caso.
Per quanto riguarda la radioterapia stereotassica (a volte chiamata radio-chirurgia), questa è indicata soltanto per lesioni piccole e di numero assai limitato (non più di 2 o 3). Per cui, in base a quanto da lei accennato, dovrebbe essere esclusa nel suo caso.
I miei migliori auguri per una risposta all’Iressa ® forte e duratura!
Cordialmente,
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