Ma… Iressa® è superato in efficacia da altri farmaci, quali Tarceva® o Tagrisso™?

Ma… Iressa® è superato in efficacia da altri farmaci, quali Tarceva® o Tagrisso™?

Spettabile Dr. Gianfranco Buccheri,

La contatto perche’ disperato da cio’ che e’ stato diagnosticato a mia mamma [66 anni]: carcinoma non a piccole cellule immunofenotipo: TTF1+ eP40- ; EGFR mutato (esone 21, L858R) secondarismo osseo ala iliaca 15mm.
La cura prescritta consiste in una capsula al di’ da 250mg di Iressa che sta’ assumendo da circa 2 settimane.
Come ovvio ho cercato di documentarmi il piu’ possibile sulle ultime terapie disponibili….La mia paura e’ che a mia mamma non sia stato dato il farmaco piu’ efficace e che cosi’ facendo le possibilita’ di guarigione siano ancora minori…
™, prima il Erlotinib e poi quelli denominati di terza generazione come il Tagrisso o il Nivolumab (si possono gia’ prescrivere?)
Cosa ne pensa della terapia che e’ stata data a mia mamma ? Pensa che l’Iressa sia un farmaco efficace in questo caso ? Lei lo prescrive ancora ?
Da quando l’assume il dolore al polmone e’ aumentato, significa che non sta’ avendo alcun effetto ?
Mi scusi per le tante domande, ma sono terrorizzato.
Spero possa rispondermi. Grazie in anticipo per il tempo che potra’ dedicarmi.
Distinti Saluti.

Riccardo.

Caro Riccardo...

No, direi di no.  C’è, per la verità, uno studio secondo cui l’Afatinib (https://www.alcase.eu/farmaci-mirati/afatinib/), nome commerciale Giotrif®, potrebbe essere superiore all’ Erlotinib nella seconda linea di trattamento del carcinoma squamoso del polmone (un sottotipo del carcinoma non a piccole cellule o NSCLC). Noi ne abbiamo ampiamente discusso i risultati e il significato clinico qui: https://www.alcase.eu/farmaci/afatinib-vs-erlotinib-nel-nsclc-di-tipo-squamoso-un-cambio-di-prassi/.  Tale studio, tuttavia, non si applica al caso di tua mamma per varie ragioni, non ultimo il fatto che la situazione recettoriale del suo tumore è nota.  In sostanza, direi, Gefitinib, Erlotinib e Afatinib vanno tutti bene nella prima linea di trattamento del NSCLC EGFR-positivo, quale è il tumore di tua mamma.

Rimangono poi gli inibitori EGFR di terza generazione, fra cui il Tagrisso® cui accennavi, che non sono tanto più efficaci dei primi tre, quanto più capaci di superare le resistenze tumorali che di solito insorgono durante il loro trattamento (come discusso in questo nostro articolo).  Pertanto, val la pena di usarli in seconda linea, quando Iressa non funzionerà più.

Infine l’altro farmaco che citi, il Nivolumab, non ha niente a che vedere con questa classe di farmaci, essendo un immunoterapico.  ma è molto efficace anche lui e potrebbe andare molto bene quando non vi saranno altri inibitori-EGFR da utilizzare.

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

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