Iressa ad intermittenza per alleviare gli effetti collaterali?…

Iressa ad intermittenza per alleviare gli effetti collaterali?…

Gentile Staff di Alcase,

Vi sottopongo queste domande ritenendo che siano di interesse generale per tutti gli utenti in cura con farmaco Iressa e sperando pertanto che vogliate rispondermi.
Mia madre di 86 anni con tumore polmonare IV stadio ha iniziato cura con Iressa per un mese.
Avendo riportato ai medici, alla visita di controllo, come effetti collaterali riscontrati, di avere molti arrossamenti cutanei,  acne e prurito, concentrati al viso e al collo nonché una scarica, raramente due, diarroica al giorno, gli è stata sospesa cura per due settimane, in quanto considerata troppo tossica per il suo fisico, con indicazione di ricominciarla dopo tale interruzione per una settimana per poi riverificarne  la tolleranza e di conseguenza decidere se sia il caso di continuarla o meno.

Vorrei cortesemente sapere cosa ne pensate di questa terapia diciamo a “intermittenza” e quali effetti ha sul paziente, sia per quanto riguarda il tumore, che per la riduzione degli effetti collaterali(a mia madre è passata solo la diarrea, ma la pelle non è affatto cambiata nonostante sia stato abbinato anche un antibiotico); se secondo voi gli effetti avversi riscontrati da mia madre siano così gravi da far ipotizzare al medico di rinunciare alla cura e infine se per esperienza conoscete prodotti che possono alleviare il prurito che per mia madre è il sintomo più fastidioso (l’olio e lo spray Vea datele in ospedale non sono molto efficaci)

Grazie per l’attenzione e complimenti per il vostro lavoro!

Tommaso Calzolari

Gentilissimo Tommaso...

la ringrazio per la questione posta sull’uso intermittente dell’Iressa, cui mi avvio subito a rispondere.

L’uso intermittente della “targeted terapy” (nel suo caso IRESSA) non è codificato e non andrebbe fatto.  C’è da dire, ad onor del vero, che la sua mamma, almeno fino ad oggi, ha subito una sola sospensione del trattamento, e ciò non può definirsi è (o non lo può ancora) un uso intermittente del farmaco….

Come si fa per la chemioterapia, è possibile ridurre il dosaggio o sospendere brevemente il farmaco, in caso di tossicità “inaccettabile”.  Le raccomandazioni dell’European Medicines Agency recitano testualmente: “I pazienti con diarrea mal tollerata o reazioni avverse cutanee al farmaco possono essere gestiti con successo con una breve (fino a 14 giorni) interruzione della terapia seguita dalla reintroduzione della dose da 250 mg (vedere paragrafo 4.8). Nei pazienti che non tollerano il trattamento dopo un’interruzione della terapia, gefitinib deve essere interrotto e deve essere preso in considerazione un trattamento alternativo”.

Insomma, tutto si gioca sul termine “inaccettabile” che, come lei può immaginare, ha molto di soggettivo… E per questo, la mia unica raccomandazione è quella di rivalutare con serenità, insieme coi suoi oncologi, i fenomeni tossici riportati.

….

direttore medicoCordialmente,
Gianfranco Buccheri

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