Come si prende la decisione terapeutica ?… Ed altro.

Come si prende la decisione terapeutica ?… Ed altro.

Gentile Dottor Buccheri, Buongiorno.

Adenocarcinoma al polmone destro, stadio 3b, sono stata operata dopo 3 chemio riducenti con Cisplatino e Alimta lo scorso novembre (2016).  Lobectomia, 35 linfonodi tra  mediastinici ed altri, tutti puliti.

Ora, ad un anno, ho una recidiva a linfonodo ilare. Non ho mutazioni. Mi hanno prescritto 5 sedute di radio stereotassica con obiettivo citoriducente. 

Secondo Lei  è la strada giusta? Perchè non Adroterapia, piuttosto che termografia.. Ovvero: come si prende la decisione in questi casi? E, soprattutto perché citoriducente e non completamente “distruggente”?  Cosa ci si deve aspettare dopo? 

Grazie mille  per la Sua cortese risposta.

Rita Chinotti

Cara Rita...

Grazie per la sue domande, che credo possano essere di particolare interesse per molti lettori.

La mia risposta sarà schematica, ma puntuale in riferimento a ciascuna delle domande poste:

  1. Secondo Lei  è la strada giusta?“: Si, è la più semplice, logica, di facile esecuzione, ed efficace.
  2. Perchè non Adroterapia, piuttosto che termografia“: l’adroterapia è molto simile alla radioterapia stereotassica, ma utilizza radiazioni ancora più potenti, è certamente efficace, ma il suo ruolo rispetto alla radioterapia stereotassica non è ancora definito (maggiori informazioni qui).  Inoltre, al momento, si fa solo a Pavia (e pochi altri centri al mondo) ed è perciò -da un punto di vista pratico- di molto difficile esecuzione, anche quando essa è indicata secondo il parere vincolante degli esperti pavesi (lunghe code di attesa). La ipertermia e, più in particolare, la termoablazione a microonde anch’essa non ha un ruolo ben definito e, soprattuto, è di difficile (e anche pericolosa) effettuazione per lesioni piccole e molto centrali, come può essere un linfonodo ilare.
  3. Come si prende la decisione in questi casi?“: la si prende secondo “SCIENZA (l’evidenza scientifica risultate dall’insieme degli studi pubblicati sull’argomento) e COSCIENZA (l’esperienza personale del medico e la sua intuizione)”.  Oggi si aggiunge che la decisione va anche presa con il coinvolgimento attivo del paziente informato sugli elementi che hanno determinato la decisione (presa in “scienza e coscienza”) dal proprio medico.
  4. “Perché citoriducente e non completamente ‘distruggente’“: la definizione “citoriduttiva” implica l’impossibilità di una regressione totale delle lesioni tumorali, il che in realtà non è vero per una piccola lesione ilare sottoposta a radiostereotassi.

Cordialmente,

Gianfranco Buccheri

GIANFRANCO BUCCHERI

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