Buonasera, Dottore.
Cosa pensa degli esami molecolari della Caris molecular?… Avendo un esame istologico aggiornato, in cui è stata evidenziata la presenza di mutazione T790m, vorrei sapere cosa pensa se faccio un esame completo sulle mie mutazioni.
Poi volevo sapere cosa pensava dell’associazione del farmaco che assumo il tagrisso con il vaccino CIMAvax-EGF® cubano? Lei ne ha sentito parlare?… Ho letto che ci sono studi dove si e’ visto che c’e’ un aumento della sopravvivenza in associazione ad alcuni farmaci chemioterapici. Se il vaccino fosse associato al farmaco molecolare che mi e’ stato prescritto potrebbe avere qualche beneficio ?
La ringrazio per il suo aiuto,
Rita
rispondo brevemente alla tua prima domanda e poi mi dilungo un pò di più sulla seconda che mi pare sollevi una questione generale riguardante le stesse fondamenta del progresso nella Medicina e di tutte le altre scienze: quando il ‘Gotha’ degli esperti mondiali è chiuso a certe novità… 1. Caris Life Sciences. Ho conosciuto l’azienda americana cinque anni fa, in occasione del Congresso Mondiale di Sydney sul cancro del polmone, e ne ho subito apprezzato la qualità e le grandi potenzialità. Come ALCASE, abbiamo collaborato per qualche anno, poi abbiamo preferito -come nostro punto di riferimento- l’altrettanto tecnicamente valida start-up belga: l’OncoDNA (ma solo per una questione di costi che all’epoca erano nettamente inferiori rispetto a quelli della Caris). Per completezza, non posso non citare l’inglese Oncofocus, che molti miei colleghi oncologi apprezzano, ma con la quale io personalmente non ho mai lavorato (e sulla quale perciò non mi sento dare giudizi). In ogni caso, è estremamente raccomandabile cercare di ottenere la mappatura completa del DNA tumorale, per l’enorme ventaglio di nuove possibilità curative che in tal modo si vengono ad aprire. Il problema nasce poi (soprattutto se il proprio oncologo non è particolarmente collaborativo) quando si tratta di sfruttare in pratica quelle informazioni. Infatti, la maggior parte dei farmaci indicati dal test non è in commercio o, se lo è, ha una indicazione differente da quella del cancro al polmone… In conclusione, fare il test è importante (ed io lo consiglierei a tutti), ma bisogna essere coscienti del fatto che dopo inizierà la vera…battaglia! 2.CIMAvax-EGF®, vaccino cubano. Personalmente, uniformandomi al ‘Ghota’ mondiale degli esperti di cancro al polmone, sono stato sempre piuttosto scettico. Addirittura, in un articolo di 6 anni fa intitolato Vaccini Miracolosi, dicevo che non vi era alcuna prova scientifica che il farmaco funzionasse e che anzi, quando gli studi clinici necessari ad ottenerla sarebbero stati fatti, non mi avrebbe sorpreso se il vaccino fosse risultato più dannoso che utile. Qualche anno dopo, con la “caduta del muro” USA-Cuba, gli Stati Uniti si aprirono un pò alla medicina cubana e al CIMAvax-EGF®, in particolare. Partì allora, presso l’Università di Buffalo (NY,USA) una nuova sperimentazione: http://www.quotidianosanita.it/scienza-e-farmaci/articolo.php?articolo_id=45184. La partenza fu però molto ritardata, e lo studio rimane ancora oggi avvolto nel mistero. Nessun’altra sperimentazione simile fu avviata negli USA, in Europa, o nel resto del mondo. I ricercatori cubani, però, continuarono a sfornare dati su dati in studi clinici di fase II, di fase III, e recentemente, anche di fase IV (poiché a Cuba il vaccino è regolarmente venduto). Tali lavori, nonostante a un primo sguardo appaiano di buona qualità e siano basati su ampie casistiche (es. CIMAvax-EGF: A New Therapeutic Vaccine for Advanced Non-Small Cell Lung Cancer Patients), non sono stati pubblicati su riviste ad alto impact factor (come ci si aspetterebbe per la scoperta di un nuovo mezzo terapeutico così importante), né se ne è parlato nelle sessioni plenarie dei grandi meeting internazionali di oncologia… Come mai?… La spiegazione del fenomeno (una scoperta ignorata dalla comunità scientifica) può essere quella solita di chi vede solo complotti in ogni attività umana (“sono le multinazionali del farmaco che boicottano l’affermazione di scoperte rivoluzionarie che, a loro, non danno utili!…”) o quella, più sensata, di chi si pone delle domande, prima di dare le risposte. Nel caso del vaccino cubano, ad esempio, uno potrebbe porsi due domande: Certo, nella storia è anche successo che una vera scoperta tardasse ad essere riconosciuta come tale dalla comunità scientifica (clamorosa ad esempio fu l’iniziale freddezza e la resistenza di alcuni oppositori alla scoperta della pennicillina da parte di Fleming), ma la verità delle cose è sempre emersa, prima o poi. Le vere scoperte ignorate dalla comunità scientifica sono accadimenti eccezionali, ma realmente avvenuti in passato. Nel caso in questione, è possibile che CIMAvax-EGF® sia una terapia davvero efficace, oggi ingiustamente osteggiata dalla comunità scientifica. Ma è molto improbabile che sia così. Per prudenza, noi di ALCASE sospenderemo il giudizio ancora per un po’. Ma tu, Rita, non dare per acquisito ciò che gli stessi ricercatori cubani non hanno ancora rivendicato, e cioè che l’associazione Tagrisso© –CIMAvax-EGF® abbia un effetto terapeutico superiore a quello del solo inibitore-EGFR. Ricorda che, invece che sinergico, l’effetto potrebbe essere deleterio (ovvero l’associazione è meno efficace del solo Tagrisso ©…). Cordialmente, Gianfranco Buccheri
Cara Rita...
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