Chirurgia per il microcitoma? E per un carcinoma neuroendocrino? E per un doppio tumore?

Chirurgia per il microcitoma? E per un carcinoma neuroendocrino? E per un doppio tumore?

Salve dottore. Mi chiamo Ottavio e avrei alcune domande da porle in quanto ad oggi mi trovo a combattere con un microcitoma ma non ho le idee ben chiare se le cure e l’approccio terapeutico sia idoneo.
La storia é questa:
nel mese di giugno in seguito ad una tosse insistente che non voleva a dare via mi recai dal medico di base ed egli mi ha prescritto degli accertamenti di cui la Tac torace addome pelv. Da quest’ultima si è evidenziato aumento degli spazi aerei con broncopatia cronica. Eteroformazioni in sede ilo-polmonare Sx del diametro di circa 4 cm, stenosi del bronzo principale Sx e dell’arteria polmonare Sx, linfonodi di volume aumentato del diametro di 15 – 25 mm, in sede ilo polmonare Sx, a livello della finestra aorta polmonare e nel mediastino posteriore, regolari i diametri cardiaci. Fegato di volume lievemente aumentato con normale morfologia. Piccole cisti nei segmenti VIII – VI nella parte posteriore del segmento VI presenza di piccola area disomogeneamente ipodensa in tutte le fasi contrastografiche, ovolare del maggior diametro di 12 mm di sospetta natura ripetitiva; non dilatazione polo inferiore del rene sx, di natura ripetitiva.
Pancreas, milza, rene dx e surreni normali vescica in sede di capacità regolare. Prostata di volume modicamente aumentato con densità lievemente disomogenea, vescicole seminali normali, non si osservano linfonodi di volume aumentato, a livello delle stazioni addomino pelviche esaminate.
Fatto questo esame ho deciso di affrontare la situazione recandomi il giorno dopo presso la struttura ospedaliera Don Calabria di Negrar dove i vari oncologi hanno deciso di sottopormi ad una broncoscopia con biopsia il giorno dopo ( eccezionalmente celeri) da questo esame si è riscontrato quanto segue: frustoli di carcinoma neuroendocrino scarsamente differenziato di tipo “a piccole cellule”.
Materiale ematico privo di significativa componente cellulare diagnostica.
Appurato ciò decidono di sottopormi a PET-TC una settimana dopo per escludere metastasi. Questo il risultato:
L’esame PET-TC eseguito con scansione dalla base cranica al tratto prossimale degli arti inferiori ha evidenziato area polilobata di patologico ipermetabolismo in sede ilare-parailare sn (asse globale circa 6 cm, Suv Max 15). Localizzazioni linfonodali ipermetaboliche in sede mediastinica Sx in adiacenza all’arco aortico (asse Max 2,5 cm, Suv Max). Nel contesto di fisiologica radiourina a livello calico pielico renale sx, si segnala area focale ipermetabolica al parenchima del polo inferiore del rene sx, (area sospetta alle Tc di circa 2,5 cm con Suv Max 11) reperto di non chiaro significato patologico.
Non aree ipermetaboliche ai restanti distretti corporei esaminati nemmeno in sede epatica.
Conclusioni: indagine compatibile con nota eteroplasia ilare parailare polmonare Sx e localizzazioni linfonodi mediastiniche omolaterali.
Reperto renale sx dubbio.
Scongiurata la massa epatica, sono stato sottoposto ad esame istologico al rene è il risultato ha reso nota una massa del diametro di 4 cm ma di natura differente dal microcitoma bensì si tratta di un carcinoma a cellule chiare.
Adesso mi hanno sottoposto ad una terapia chemioterapica su 4 cicli con cadenza di 21 giorni con cisplatino ed etoposide associata a terapia radioterapia stereotassica di 30 sedute ( 6 settimane). E dopo un mese una seduta di radioterapia al cervello.

Le domande che ho da porre sono le seguenti:

1. In quale stadio della malattia mi trovo?
2. E possibile un intervento chirurgico qual’ora il microcitoma venga ridotto di volume?
3. La radioterapia ablativa può essere una valida sostituta alla chirurgia?
4. Finito il ciclo terapeutico chemioterapico e radiologico cos’altro dovrò fare?
Ringrazio in anticipo per la disponibilità.
Ottavio

Caro amico...

Caro Ottavio, non entro nello specifico del tuo caso clinico (nè potrei farlo non avendo in mano TUTTA la tua documentazione clinica originale), ma cerco di rispondere ai tuoi quesiti, in via generale, ben sapendo che le mie risposte potranno esserti di aiuto nella discussione delle tue opzioni terapeutiche con i medici curanti, e potranno anche interessare altre persone che condividono, anche solo in parte, una storia patologica come la tua…
Una premessa: il tuo non è (ho avuto modo di leggere il referto patologico originale) un tipico microcitoma, ma come evidenziato nella tua relazione, ma un carcinoma neuroendocrino. Quest’ultimo comprende un ampio spettro di tumori più o meno benigni, più o meno sdifferenziati, che vanno dal tumore carcinoide (sostanzialmente benigno) al microcitoma classico. Il tuo tumore si avvicina molto al microcitoma classico, ma non lo è ancora del tutto. Conseguenze: mentre nel microcitoma tutte le terapie loco-regionali (quelle, cioè, che agiscono in un punto preciso del corpo dove c’è il tumore) sono controindicate perchè inutili, nel carcinoma neuroendocrino possono essere prese in considerazione nel contesto di una combinazione di più modalità terapeutiche (chirurgia e/o radioterapia +chemioterapia).

Queste sinteticamente le risposte ai tuoi quesiti:

Il tuo stadio per quanto attiene il carcinoma neuroendocrino dovrebbe essere T2-3, N2, M0 (non è ben definita nel tuo scritto l’invasività del tumore primitivo a livello locale), a cui va aggiunto un secondo tumore in stadio iniziale (carcinoma a cellule chiare del rene), che, almeno in base alla mia interpretazione del tuo scritto, è stato soltanto biopsiato, ma non asportato.
Per il puro microcitoma, l’intervento chirurgico non è mai consigliato; per un carcinoma neuroendocrino, anche in caso di una grossa componente di cellularità di piccole cellule (come nel tuo caso), la terapia chirurgica può essere, invece, preso in considerazione. Per il carcinoma renale a cellule chiare, l’asportazione chirurgica sarebbe la terapia più efficace.
La chirurgia exeretica, quando possibile, è sempre più radicale (e dunque preferibile) alla radioterapia stereotassica.
Ovviamente dovrai fare una re-stadiazione completa dove si valuterà la risposta alla terapia e l’eventuale residuo tumorale ancora presente. Cosa sarà consigliabile far dopo dipenderà da quei risultati….
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri

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