Gentilissimo Dr.Buccheri,
E’ vero che con un ecog ps 3 non si può ricevere il trattamento con pembrolizumab?
Lo chiedo perché sarebbe l’unica opzione visto il fallimento di tutti i trattamenti precedenti (esito della valutazione di PDL1 che risulta> al 50%). Mia Mamma non cammina autonomamente causa i forti dolori che si irradiano su tutta la schiena quindi trascorre gran parte del tempo in sedia.
Per controllare il dolore l’eventuale somministrazione di morfina 30mg/24h + plasil in pompa infusione sottocutanea e’ compatibile con l’immunoterapia ?
Grazie di cuore a LEI per il tempo che potrà dedicarmi e GRAZIE ALCASE ITALIA.
Distinti Saluti,
Riccardo
Caro Riccardo...
ti do una breve risposta, per un quesito semplice e diretto.
In caso di performance status (PS) uguale a 3, si può ricevere un trattamento con Pembrolizumab, solo se il proprio oncologo si assume la responsabilità di andare contro le linee guida internazionali per il trattamento ottimale del cancro del polmone e decide di fare una cura non provata scientificamente come efficace… In pratica, la tua mamma non può ricevere il Pembrolizumab: hanno ragione gli oncologi che la hanno in cura. E ciò perché la medicina è sempre meno (anzi non lo è praticamente più) una “arte”, ed è sempre di più una scienza che ha delle implicazioni pratiche che tolgono la libertà ai medici di essere… “artisti”.
Personalmente, penso che la totale perdita dell’aspetto “artistico” della professione medica non sia un bene, ma ciò ha poca rilevanza per quanto riguarda i fatti.
Ma ecco le motivazioni scientifiche della mia risposta. Lo studio fondamentale su cui si basa l’uso del Pembrolizumab in prima linea (http://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMoa1606774#t=article) ha studiato SOLO pazienti con ECOG PS 0 o 1. Dunque, non c’è alcuna evidenza scientifica che supporti l’ipotesi che il farmaco possa essere efficace anche in caso di PS uguale a 3. Inoltre tutti gli esperti mondiali, stilando le linee guida al trattamento ottimale, non adottano mai un PS superiore 2 fra i requisiti minimi che i pazienti debbono avere per essere trattati con farmaci antitumorali (cioè sono trattabili attivamente solo le persone con PS uguale a 0, 1 , 2): https://www.alcase.eu/lg-internazionali/guida-cancernet-asco/terapia-sistemica-nsclc-stadio-iv/
Cordialmente,
Gianfranco Buccheri
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