Buongiorno Dottore.
La mia mamma, affetta da microcitoma, ha fatto 4 cicli di chemioterapia associata ad immunoterapia con marcata riduzione della neoplasia, scoperta in stadio avanzato per coinvolgimento linfonodi mediastino e sovraclaveare.
Il medico radioterapista ha proposto solo dieci cicli di radio, sconsigliando al momento quella preventiva all’encefalo e sostenendo che, facendo immunoterapia di mantenimento, non ci siano dati sufficienti a giustificare la preventiva.
Potrebbe darmi un suo parere? Non le nascondo che sono rimasta abbastanza perplessa.
Grazie mille.
Cristina
Gent. Cristina...
la radioterapia cranica profilattica (o radioterapia profilattica cerebrale) è stata accettata come standard nella gestione dei pazienti affetti da microcitoma polmonare in fase di malattia limitata dagli anni ‘90. Una meta-analisi di diversi (n=7) studi randomizzati ha documentato un vantaggio di sopravvivenza di circa il 5%.
Comunque bisogna sottolineare che i dati a supporto dell’utilizzo della profilassi cranica nella malattia limitata sono basati su analisi di studi condotti prima degli accettati standard diagnostici moderni (PET, Risonanza Magnetica Cerebrale).
Molti studi, in cui si è basata la meta analisi, non prevedevano la stadiazione della malattia cerebrale. Inoltre è documentato che la RMN encefalo raddoppia la prevalenza di metastasi cerebrali rispetto alla sola CT. A questo proposito, un recente studio randomizzato giapponese ha fatto venir meno l’impatto prognostico della profilassi cranica nella malattia estesa nei pazienti stadiati e seguiti con risonanza cerebrale.
Io credo che la radioterapia encefalica profilattica rappresenti “uno” standard (e non “lo” standard) nella gestione del pazienti con microcitoma polmonare limitato.
L’indicazione deve essere personalizzata rispetto al paziente e al contesto.
Cordialmente,
dott. Marco Trovò
Direttore S. O. C. di Radioterapia Oncologica
Azienda Sanitaria Universitaria del Friuli Centrale, Udine
NON SARANNO INOLTRATE ULTERIORI DOMANDE/ARGOMENTI DI DISCUSSIONE AL DR. TROVÒ
(che ha dovuto sospendere la collaborazione con ALCASE per impegni personali).