I carcinoidi tipici sono forme indolenti, a lenta crescita e raramente metastatiche , generalmente totalmente resecabili
Il patologo risponde
a cura della Prof.ssa Fiorella Calabrese
Il “PATOLOGO RISPONDE”
è una rubrica di supporto di ALCASE Italia,
a cura della Prof.ssa Fiorella Calabrese, specialista in Anatomia Patologica, Professore Ordinario all’Università degli Studi di Padova.
La professoressa si occupa da anni di ricerca nell’ambito di patologie polmonari oncologiche e non oncologiche.
In particolare, ha al suo attivo importanti ricerche nell’ambito delle interstiziopatie (ad esempio la Fibrosi Polmonare Idiopatica) e delle patologie ostruttive (Broncopneumopatia Cronica Ostruttiva), con studi clinici e sperimentali (sia in vitro che in vivo) finalizzati ad una miglior comprensione dei meccanismi eziopatogenetici ed alla ricerca di biomarcatori diagnostici, prognostici e terapeutici.
In ambito oncologico, la sua attività di ricerca si è focalizzata in particolare sull’adenocarcinoma polmonare, sulle neoplasie polmonari neuroendocrine e sul mesotelioma maligno della pleura. Di prevalente interesse è lo studio del micro-ambiente tumorale e di nuovi marcatori utilizzabili per la realizzazione di terapie mirate.
ALCASE è felice di mettere a disposizione un rubrica specificamente dedicata e condotta da una anatomo-patologa così brillante e preparata nell’ambito delle malattie polmonari e dei tumori del polmone, in particolare. Qui in ALCASE, siamo tutti convinti che questo nuovo blog sarà per molti un punto di riferimento prezioso, in grado di aiutarvi a comprendere (e far vostre) le…”astruse diagnosi istologiche” con la quale la malattia è etichettata. Etichette, si badi bene, che non sono vuoti formalismi, ma preziose informazioni per l’oncologo: da esse dipenderà molto del vostro futuro, a cominciare da quali saranno le possibili opzioni terapeutiche, quale potrà essere la risposta alle stesse e, in ultima analisi, quale potrà essere l’evoluzione della vostra malattia.
Tumori neuroendocrini
I tumori neuroendocrini sono un sottotipo del tumore polmonare non a piccole cellule e rappresentano circa il 3% del totale.
Ruolo della biopsia liquida nella determinazione delle mutazioni tumorali
Si ricorre alla biopsia liquida per la ricerca delle mutazioni quando non è possibile disporre di tessuto tumorale. È tuttavia preferibile il campione istologico.
Livelli serici del CEA nel microcitoma
Il CEA può risultare positivo anche nei pazienti affetti da microcitoma, fino al 30% dei casi secondo alcune casistiche. Pertanto la sua espressione non è dirimente nella determinazione della diagnosi istologica.
Rari tumori con mutazioni dei geni SMARCA
Le neoplasie toraciche e polmonari con le mutazioni dei geni SMARCA2/A4 rappresentano un gruppo di tumori di recente identificazione.
In questi casi non ci sono linee guida standardizzate riguardanti il trattamento terapeutico perché si conosce ancora poco della loro biologia.
Diagnosi patologica su esame citologico: attendibilità, praticabilità e tempistiche
E’ possibile che i medici si siano sbagliati e che invece di un microcitoma sia un tumore diverso, che però potevano operare subito? All'inizio insistevo molto su questa ipotesi, ma loro erano convintissimi che fosse un cancro del polmone a piccole cellule
L’espressione delle mutazioni genetiche può cambiare nel tempo (e come), o ci sono altre spiegazioni per il fenomeno?
Gentile Barbara, qui in basso il link dove può trovare tutti gli studi clinici (per il tumore del polmone) che al momento reclutano pazienti in Italia. In particolare qui trova gli studi clinici per pazienti con mutazione di KRAS. Lo studio numero 2 è proprio diretto a pazienti con kras g12c mutato.
ATTENZIONE:
Questo sito non è più aggiornato da 13/06/2024.
La rubrica “IL PATOLOGO RISPONDE” continua all’interno del nuovo sito di ALCASE Italia, al link: