CHEST 2017: nuove linee guida per lo screening

CHEST 2017: nuove linee guida per lo screening

American College of Chest Physicians (ACCP): le nuove linee guida per lo screening del cancro al polmone

 

Traduzione in italiano di Elettra Feltrin, con revisione tecnica di Gianfranco Buccheri

 


L’American College of Chest Physicians (ACCP), che potremmo tradurre in italiano come il “Collegio Americano dei Medici di Medicina Toracica”, ha stilato delle nuove linee guida per lo screening del cancro al polmone, con raccomandazioni ed evidenze scientifiche aggiornate.  Il testo è stato inoltrato per la pubblicazione alla rivista medica del collegio, CHEST, e le linee guida saranno presentate nel corso del meeting annuale dell’ACCP, CHEST 2017.

Le linee guida aggiornate vanno al di là delle semplici discussioni sui benefici e sui rischi dello screening. Come evidenzia il Dr. Peter Mazzone, membro dell’ACCP e capo del comitato per l’elaborazione delle linee guida: “Ci siamo occupati di come implementare la pratica dello screening con TAC toracica a basso dosaggio, ed in particolare abbiamo discusso su: chi sottoporre allo screening, come individuare pazienti adeguati, come effettuare una visita condivisa, come effettuare la TAC a basso dosaggio e come gestire i risultati anomali”.

Alcune delle principali raccomandazioni includono quanto segue:

  • i fumatori ed ex fumatori asintomatici di età compresa tra i 55 ed i 77 anni, che fumino o che abbiano fumato l’equivalente di 30 pacchetti-anno (cioè un pacchetto di sigarette al giorno per 30 anni, o 2 pacchetti al giorno per 15 anni, ndt), siano essi fumatori che ex fumatori da meno di 15 anni, dovrebbero essere sottoposti a screening di routine con TAC spirale;
  • i fumatori o ex fumatori asintomatici che non rientrino nei criteri di età e di storia di fumo elencati nella raccomandazione al punto uno, ma che siano considerati, in base ad un calcolo clinico predittivo, ad alto rischio di sviluppare una cancro del polmone non dovrebbero essere sottoposti allo screening di routine;
  • i soggetti che abbiano una storia di fumo inferiore ai 30 pacchetti-anno, che abbiano un’età minore di 55 anni o superiore ai 77, o che abbiano smesso di fumare da più di 15 anni, e che non siano a rischio, in base ad un calcolo predittivo del rischio di sviluppare un cancro al polmone, non si dovrebbero sottoporre allo screening;
  • i soggetti con comorbidità che possano ostacolare la loro capacità di sopportare la successiva fase diagnostica per la valutazione dei risultati dello screening, o il successivo trattamento per un cancro in fase precoce, o che abbiano comorbidità tali da pregiudicare la loro stessa aspettativa di vita non dovrebbero essere sottoposti allo screening.

Gli esperti hanno enfatizzato che i potenziali rischi e benefici dello screening per ridurre le morti di cancro del polmone debbano essere bilanciati. Le loro linee guida evidenziano i potenziali rischi dello screening, quali gli effetti fisici e psicosociali, i rischi di sovra-diagnosi e di sovra-trattamento. “Per queste ragioni le nostre raccomandazioni per lo screening si sono evolute divenendo ancor più selettive ed indirizzate specificatamente alle popolazioni a maggior rischio” spiega Gerard Silvestri, membro dell’ACCP e del comitato per le linee guida.

Per maggiori dettagli potete consultare il seguente sito: chestnet.org.

 

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