La pagina “Dillo ad ALCASE” è stata aperta oltre un anno fa per dare ai pazienti di cancro del polmone la possibilità di esprimere prima di tutto i loro pensieri ed i loro sentimenti . La consideriamo una porta aperta attraverso la quale condividere con altri malati magari pensieri comuni, per affrontare le emozioni e mantenersi emotivamente sani.
 
Oggi siamo felici di leggere le riflessioni profonde di una donna che ha lottato e lotta contro una malattia altamente distruttiva con ostinazione e pervicacia.

Hai attraversato giorni complicati, ti sei chiesta spesso quanto sarebbe durata, hai abbassato lo sguardo di fronte a tanti ” ti capisco” di chi invece non aveva capito proprio niente, hai respirato profondamente per non piangere di fronte alle delusioni, di fronte agli amici che non erano amici, di fronte a chi aveva detto di amarti ma ha dimostrato l’esatto contrario.

Ti sei chiesta come tutto questo ti avrebbe cambiata e ti faceva quasi paura questa versione di te sconosciuta, forgiata dalle ferite scoperte, che ancora facevano male e che nessuno era in grado di curare, nemmeno tu.

Ti sei chiesta se il tuo cuore sarebbe stato preservato dalle brutture o se forse pure tu avresti prima o poi sentito l’esigenza di indurirti, la voglia di calarti una maschera e di diventare quello che non sei, perché sarebbe stato più semplice difendersi, perché sarebbe stato più facile nascondersi, perché sarebbe stato più semplice sopportare.

Ma, nonostante tutto, la vita non ti ha piegata, non come avrebbe potuto e voluto, e il centro del tuo cuore ancora splende, anche se ci sono molti strati da penetrare e passaggi segreti e chiavi e parole giuste da dire e prove da superare.

E sei rimasta sensibile e ti commuovi ancora davanti alla bellezza e ti sai meravigliare ogni giorno , anche se non lo ritenevi possibile.

E la vita ti stupisce e tu stupisci lei e non ti arrendi e non molli, perché andare avanti è l’unica cosa a cui non hai mai rinunciato.

Katia