Gentilmente potreste aiutarmi a capire la TAC?
Cara/o amica/o...
Ci sono delle volte che sembra che i medici (in questo caso i radiologi) usano un linguaggio criptato. Ciò avviene particolarmente spesso quando non hanno una chiara diagnosi in mente.
Vediamo un pò di decifrare:
- area di consolidamento subpleurica nodulariforme a margini irregolari con dm max di 23 x 19 mm: si tratta di un nodo polmonare (fibrotico? infiammatorio? tumorale?) abbastanza grande che potrebbe essere, appunto, di natura maligna (perché a margini irregolari);
- strie di raccordo con la pleura e banda distelettasica subpleurica paramediastinica raccordata all’ilo: dal nodo suddetto si dipartono dei fasci (fibrotici?) che lo collegano alla pleura e una zona di polmone poco ventilata, chiamata distelettasia, anche questa in prossimità della pleura;
- aree a vetro smerigliato: zone del polmone dove si può apprezzare l’ispessimento delle pareti degli alveoli polmonari (per lo più dovuto a fibrosi o linfangite).
In conclusione.
Ci sono delle macroscopiche, evidenti alterazioni della morfologia del polmone che possono essere dovute a una ampia varietà di malattie benigne, ma anche a un tumore del polmone (sebbene un pò meno probabile, a mio parere). La diagnosi non può esser fatta dal radiologo, ma dal vostro pneumologo che, conoscendo la storia clinica e l’eventuale quadro radiologico precedente, visitando ed interrogando la persona ammalata, chiedendo degli accertamenti ulteriori mirati a confermare il suo primo indirizzo diagnostico, arrivi alla fine alla diagnosi clinica.
Ecco il perché del titolo: “Quando il referto di una TAC non basta…”
Cordialmente,
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