Conferenze Stampa a margine della WCLC, Yokohama 2017

Conferenze Stampa a margine della WCLC, Yokohama 2017

La conferenza mondiale sul cancro del polmone è il più grande convegno dedicato al tumore  polmonare e ad altre neoplasie toraciche; la WCLC è in grado di attirare, da più di 100 paesi, oltre 6000 ricercatori, medici e specialisti. Lo scopo della conferenza consiste nel divulgare le ultime scoperte mediche, nell’incrementare la consapevolezza, la collaborazione e la comprensione del tumore polmonare e nell’aiutare i suoi partecipanti a diffondere in tutto il mondo le ultime scoperte.

Sviluppata intorno al tema della “sinergia per vincere il tumore polmonare”, la conferenza coprirà un ampio spettro di discipline e renderà di pubblico dominio i risultati di nuove ricerche mediche e studi clinici. Per maggiori informazioni, potete consultare il seguente indirizzo: wclc2017.iaslc.org.

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L’Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare (IASLC)
IASCL è l’acronimo inglese di Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare. La IASLC è l’unica associazione globale dedicata esclusivamente alla ricerca sul tumore polmonare ed altre neoplasie toraciche. Fondata nel 1974, vanta tra i suoi associati più di 6500 esperti di tumore del polmone di diverse specializzazioni da più di 100 paesi, che formano un network globale che lavora in sinergia per combattere le neoplasie polmonari e toraciche in tutto il mondo. L’Associazione pubblica anche il Journal of Thoracic Oncology, la principale pubblicazione a scopo divulgativo ed informativo su argomenti riguardanti la prevenzione, la stadiazione ed il trattamento di tutte le neoplasie toraciche. Per maggiori informazioni potete consultare il suo sito al seguente indirizzo: www.iaslc.org.   

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Abbiamo trovato questi brevi report delle conferenze stampa tenute quotidianamente dalla IASLC in ciascuno dei giorni del meeting.  Riteniamo siano di interesse generale, perché rappresentano il meglio della Conferenza Mondiale, a giudizio degli stessi organizzatori.  Così abbiamo deciso di tradurle in italiano, perché siano fruibili anche qui, nel nostro paese.

Dobbiamo ammettere che il testo -nonostante tutti i nostri sforzi- è di molto difficile lettura, perché tecnico e per addetti ai lavori. Comunque riflette il livello altamente sofisticato dei lavori di ricerca presentati al meeting, per arrivare a comprendere i quali non ci sono scorciatoie… o almeno questa nostra è l’unica possibile!

Gianfranco Buccheri

Gianfranco Buccheri

 

 

 

 

PS. mi è gradito il riconoscere l’importante lavoro svolto da Deanna Gatta e Elettra Feltrin nella prima traduzione di base in lingua italiana.

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https://globenewswire.com/news-release/2017/10/16/1145903/0/en/World-Conference-on-Lung-Cancer-Monday-Press-Conference-Dangers-of-Smoking-and-Lung-Cancer-Intervention-Research.html

Conferenza Mondiale sul Carcinoma Polmonare (WCLC). Conferenza stampa di lunedì: pericoli del fumo e interventi innovativi

YOKOHAMA, Japan, Oct. 16, 2017 02:40 ET (GLOBE NEWSWIRE) | Fonte: IASLC

YOKOHAMA, Giappone, 16 Ottobre 2017 (GLOBE NEWSWIRE) –Alla conferenza stampa di oggi tenuta dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare (IASCL), in occasione del diciottesimo congresso mondiale sul cancro del polmone (WCLC), i più importanti ricercatori del settore hanno fornito nuove conoscenze sullo screening del cancro al polmone mediante tac del torace (CT), sulla cessazione del fumo e sul Mesotelioma. La discussione si è concentrata in particolare sul paese ospitante la Conferenza, il Giappone, che mantiene un tasso relativamente alto di fumatori.

Principali progressi nello screening mediante CT: la prospettiva del radiologo

Lo screening mediante CT è stato introdotto per la prima volta quando gli scanner a spirale sono divenuti disponibili nei primi anni ’90. Da allora, vi sono stati notevoli progressi nella tecnologia di scansione con un aumento continuo del numero di esami, di circa il 10% all’anno.  Lo ha riferito la dottoressa Claudia Henschke dell’ospedale Monte Sinai negli Stati Uniti. Grazie a più potenti algoritmi di ricostruzione dell’hardware e dell’immagine, nei nuovi apparecchi tac (noti come MDCT), è stato possibile eseguire una scansione più rapida e a sempre più basse dosi di radiazioni.

Per quanto riguarda la screening del cancro del polmone, la collimazione più sottile ha portato alla rilevazione di molti più noduli polmonari, sempre più piccoli. Inoltre, sono state evolute tecniche diagnostiche come le biopsie percutanee, la broncoscopia virtuale e le scansioni PET, e questi progressi sono stati integrati allo screening radiologico con una conseguente diminuzione della frequenza di resezione chirurgica di noduli benigni.

“Gli avanzamenti nello screening degli ultimi decenni si sono dimostrati un passo importante nei nostri sforzi per vincere il cancro ai polmoni”, ha affermato la dottoressa Henschke. “Tra i molti vantaggi della nuova tecnologia di screening, vi è il fatto che ora possiamo meglio valutare la dimensione e la crescita del nodulo, cui è legata la probabilità di malignità e di aggressività del cancro. Per la prima volta, l’imaging -come biomarker di aggressività- è stato utilizzato per monitorare l’evoluzione del cancro. Siamo incoraggiati dai progressi che abbiamo fatto, grazie ai miglioramenti della tecnica di screening, e siamo ansiosi di verificare come questa tecnologia potrà risparmiare ancora più vite “.

L’integrazione di programmi di cessazione del fumo all’interno del programma di screening del cancro del polmone mediante CT dimostra di salvare vite umane, con un favorevole rapporto costo/beneficio

Uno studio presentato dal dottor William Evans dell’Università McMaster in Canada ha dimostrato che l’integrazione di robusti programmi di cessazione del fumo, all’interno di un programma di screening del cancro polmonare con CT a basso dosaggio (LDCT), ha il potenziale di ridurre i tassi di mortalità, rimanendo relativamente conveniente dal punto di vista della spesa. “Per ottenere i massimi vantaggi da un programma di screening LDCT è essenziale l’integrazione nello stesso di un robusto intervento di cessazione del fumo”, ha dichiarato il dottor Evans. “Nella mia lunga carriera, come oncologo, non sono riuscito a salvare alcun paziente da un cancro al polmone avanzato non a piccole cellule. Credo che un programma di screening polmonare ben organizzato può anche essere utilizzato per fornire momenti di rieducazione anti-tabagismo per i fumatori e, in ultima analisi, salvare vite umane “. Il comunicato stampa completo può essere trovato qui.

Lo studio della Mayo Clinic cita i fattori razziali e quelli socioeconomici come elementi influenti nel determinismo dei tassi di sopravvivenza dei pazienti con tumore polmonare non-piccole cellule (NSCLC)

‘La nostra ricerca ha trovato che la razza ed alcuni fattori socioeconomici hanno un’influenza significativa sulle disparità nei tassi di sopravvivenza fra pazienti affetti da NSCLC’, ha detto il Dr. Yanyan Lou della Clinica Mayo negli Stati Uniti. I fattori socioeconomici che sono risultati  associati a prognosi sfavorevole sono: i livelli inferiori di istruzione, il minore reddito e la mancanza di assicurazioni sanitarie. Leggi qui il comunicato stampa completo.

Epidemia emergente di nuovi prodotti del tabacco in Giappone e nuove prospettive per il controllo del tabagismo

Il dottor Yumiko Mochizuki dell’organizzazione ‘Giappone Libero dal Tabacco’ e della ‘Società di Oncologia Giapponese’ ha parlato della preoccupante epidemia di nuovi prodotti del tabacco, come i prodotti “a caldo non bruciati”, che si stanno diffondendo in Giappone.

Il Giappone era conosciuto come il paradiso dei fumatori nel secolo scorso, ma grazie ai notevoli progressi ottenuti negli ultimi anni, il tasso di fumo è ora inferiore al 20%, paragonabile a quello di altri paesi sviluppati. Tuttavia, l’Organizzazione Mondiale della Sanità valuta di basso livello le politiche di controllo del tabacco in Giappone, in particolare a causa della mancanza di divieti di fumo.

L’industria del tabacco ha preso di mira il Giappone come un mercato test per i nuovi prodotti del tabacco, come le sigarette riscaldate. Nonostante le affermazioni fuorvianti dell’industria che vantano che tali prodotti abbiano emissioni tossiche ridotte del 90% o del 99%, essi contengono una quantità significativa di nicotina e producono ancora vapori tossici. Questi prodotti creano  dipendenza e costituiscono una minaccia reale.

“Poiché l’industria del tabacco aumenta i propri sforzi commerciali nel tentativo di raggiungere una quota di mercato del 50% in Giappone entro il 2020, i ricercatori e il governo devono lavorare per fornire quelle prove scientifiche che supportino norme legislative appropriate”, ha dichiarato il dottor Mochizuki . “ L’Accademia ha, in particolare, la responsabilità di richiamare l’attenzione sui pericoli di questi prodotti”.

Le cure palliative precoci non offrono alcuna qualità di vita aggiuntiva ai pazienti affetti da mesotelioma pleurico maligno, recentemente diagnosticato (MPM)

Le cura palliative precoci per i pazienti recentemente diagnosticati di mesotelioma pleurico maligno non hanno effetti sulla loro qualità della vita, secondo la ricerca presentata dal prof. Fraser Brims dell’Università di Curtin in Australia. I risultati dello studio multicentrico internazionale indicano che non esiste alcun ruolo per un invio precoce alla cure palliative di routine a prescindere dai sintomi, in quanto non si è verificato alcun impatto benefico sulla qualità della vita (o sull’umore) nei pazienti MPM recentemente diagnosticati. Per leggere il comunicato completo, cliccare qui.

Sono disponibili i live stream delle conferenze stampa quotidiane.

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https://globenewswire.com/news-release/2017/10/17/1148436/0/en/World-Conference-on-Lung-Cancer-Tuesday-Press-Conference-Evidence-to-Support-Innovative-Lung-Cancer-Interventions.html

Conferenza Mondiale sul Carcinoma Polmonare (WCLC). Conferenza stampa di martedì: prove a sostegno di interventi innovativi per il tumore polmonare

October 17, 2017 02:08 ET (GLOBE NEWSWIRE) | Fonte: IASLC

YOKOHAMA, Giappone, 17 Ottobre 2017 (GLOBE NEWSWIRE) – La conferenza stampa odierna tenuta dall’Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare (IASCL), in occasione del diciottesimo congresso mondiale sul cancro del polmone (WCLC), ha evidenziato scoperte innovative nella ricerca sia per il tumore a piccole cellule, che per il tumore polmonare non a piccole cellule. Gli studi presentati coprono delle vaste aree di ricerca, dalla conferma dei criteri esistenti per la stadiazione alla validità delle prove a sostegno dell’utilizzo di specifici interventi.

Un campione di biopsia risultato attendibile per la valutazione dell’espressione DLL3 nel microcitoma

Nel tumore polmonare a piccole cellule (noto anche come microcitoma), un campione di biopsia è risultato attendibile per la valutazione dell’espressione DLL3; alti livelli di DLL3 nel microcitoma sono correlati ad una prognosi infausta. Questi risultati possono condurre a sistemi di valutazione in grado di prevedere l’efficacia di terapie a bersaglio DLL3, ed alla valutazione della rilevanza clinica dell’espressione DLL3 nei carcinomi neuroendocrini polmonari. La dottoressa Li-Xu Yan dell’Ospedale Generale di Guandong e dell’accademia di scienze mediche di Guandong ha presentato le sue scoperte nella giornata di oggi (martedì 17.10, ndt). Per maggiori dettagli, potete consultare la rassegna stampa generale.

Il protocollo basato sui livelli di espressione BRCA1 non incrementa il tasso di sopravvivenza nello stadio II e III in pazienti N+ (coinvolgimento dei linfonodi) sottoposti a resezione chirurgica

Il dottor Bartomeu Massuti della clinica universitaria di Alicante in Spagna, per conto del gruppo cooperativo spagnolo sul cancro del polmone (GECP-SCLG), ha condiviso nuove ricerche che dimostrano come la terapia degli stadi II e III in pazienti operati di tumore polmonare non a piccole cellule N+ con chemioterapia personalizzata in base ai livelli di espressione di  BRCA1, in contrapposizione con il trattamento standard, non abbia incrementato il tasso di sopravvivenza globale. Tuttavia, i livelli di espressione BRCA1  potrebbero essere prognostici e la terapia potrebbe ottenere differenti risultati.

Ricercatori inglesi confermano la caratterizzazione proposta dalla IALSC di R status incerto [R(un)], con una prognosi intermedia fra quelle dello R status 0 e 1 [R0] and [R1]

I risultati di una recente ricerca presentata dal dottor John Edwards dell’Università di Sheffield (Regno Unito) hanno confermato i criteri proposti dall’IASLC (Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare)  per l’incertezza dei margini di resezione chirurgica, R(un), nella classificazione del residuo tumorale (R). I ricercatori britannici hanno sviluppato lo studio di analisi dei criteri di classificazione dell’R status, utilizzando i dati del progetto IASLC Lung Cancer Staging.  Il comunicato stampa relativo a questo studio è disponibile qui.

Lo studio PACIFIC dimostra una qualità della vita inalterata in pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule trattati con Durvalumab dopo chemio-radiaterapia concomitante

Una ricerca condotta dalla dottoressa Dr. Rina Hui per conto dell’università di Sydney nella clinica australiana di Westmead  ha dimostrato che il ricorso al farmaco Durvalumab somministrato a seguito di radio-chemioterapia concomitante in pazienti affetti da tumore polmonare non a piccole cellule localmente avanzato e non resecabile, migliora la sopravvivenza libera da progressione di malattia (PFS), mantenendo inalterata la qualità della vita. Dai risultati della ricerca è emerso che i pazienti in cura con durvalumab non hanno avuto un peggioramento dei sintomi o della qualità della vita che si è rivelata simile a quella dei pazienti ai quali era stato somministrato il placebo. 

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Conferenza Mondiale sul Carcinoma Polmonare (WCLC). Conferenza stampa di mercoledì: i progressi sul sistema PD-1/PDL1 e le attività di prevenzione e cura del tumore polmonare

18 Ottobre 2017 00:11 ET (GLOBE NEWSWIRE) | Fonte: IASLC

YOKOHAMA, Giappone, 18 Ottobre 2017 (GLOBE NEWSWIRE) – La conferenza stampa finale rilasciata dall’IASCL (Associazione Internazionale per lo Studio del Carcinoma Polmonare), in occasione del diciottesimo Congresso Mondiale sul Carcinoma polmonare, ha evidenziato i nuovi progressi della ricerca su PD-1 e PD-L1. Sono stati altresì inclusi nella conferenza: un dibattito con il ricercatore che per primo ha identificato la proteina della morte programmata (PD-1) ed il suo ligando (PDL1), gli interventi di prevenzione e cura della malattia e di miglioramento della qualità della vita dei pazienti affetti da tumore polmonare.

I progressi nella cura del tumore polmonare in seguito alla scoperta della proteina PD-1
Il Professore giapponese, Tasuku Honjo, che è stato il primo ad individuare nel 1992 la proteina PD-1, ci ha aggiornati su come i bloccanti PD-1 siano stati utilizzati nella cura di molti tipi di tumori. Dopo decenni di studi, la ricerca sui bloccanti PD-1 ha portato a trattamenti immunoterapici rivoluzionari che sono stati equiparati alla scoperta della penicillina.

“Ritengo che, così come sull’onda della penicillina sono stati sviluppati una serie di antibiotici che ora sono in grado di proteggere gli esseri umani dalla minaccia di tutte malattie infettive, la scoperta di PD1 giocherà un ruolo dominante nei progressi dell’immunoterapia oncologica” ha affermato  il professor Honjo, “In futuro, la paura di morire di cancro sarà solo un ricordo”.

L’Associazione Internazionale per lo studio del Blueprint II del cancro al polmone

Il dottor Fred Hirsch degli Stati Uniti e il dottor Ming Tsao del Canada hanno condiviso un emozionante aggiornamento sulla fase 2 del progetto Blueprint PD-L1.

Il progetto è iniziato nel 2014 nel corso di un workshop tenuto dall’Agenzia Americana del Farmaco (FDA), dall’Associazione Americana per la Ricerca sul cancro (AACR) e dalla Società americana di Clinica Oncologica (ASCO). Come risultato del workshop, è stato istituito il progetto Blueprint PD-L1, con l’obiettivo primario di confrontare i test PD-L1 utilizzati negli studi clinici in termini di prestazioni analitiche e diagnostiche. Il consorzio a capo del progetto Blueprint comprende rappresentanti di Bristol-Myers Squibb (BMS), Merck, Genentech / Roche, AstraZeneca, Dako, Ventana e AACR, nonché lo IASLC che coordina il progetto.

“Nella nuove era dell’immunoterapia toracica, valutare il livello di espressione di PD-L1 è una sfida clinica” commenta il Dottor Hirsch. “Il maggiore punto di forza del del progetto Blueprint PD-L1 è la partnership unica tra le differenti case farmaceutiche e le compagnie che si occupano di diagnosi, con la IASLC come organizzazione coordinatrice”.

Lo studio Blueprint di confronto (fase I) ha dimostrato che tre esami PD-L1 (28-8, 22C3, SP263) hanno analoghe capacità diagnostiche dell’espressione PD-L1 sulle cellule tumorali, mentre il test PD-L1 di SP-142 sembra riconoscere una percentuale minore di cellule tumorali rispetto alle altre metodiche. Al contrario, tutti i test erano in grado di riconoscere le cellule immunitarie infiltranti il tumore, ma con una scarsa concordanza fra loro.  Lo studio Blueprint di fase 2, che utilizzava campioni clinici routinari di cancro polmonare e 25 patologi conferma fortemente i risultati del progetto 1, quindi tre test per il PD-L1, e cioè il test 22C3, il test 28-8 ed il test SP263, sono paragonabili per la capacità di colorare le cellule tumorali esprimenti il PD-L1. I risultati hanno anche dimostrato che i patologi sono fortemente affidabili nel valutare l’espressione PD-L1 sulle cellule tumorali, e il punteggio ottenuto dai vetrini strisciati, colorati e letti dal patologo e, dall’altra parte, dalle immagini digitali sono comparabili.

Il coinvolgimento della comunità può ridurre le disparità nel tasso di sopravvivenza tra le minoranze
Le attività a livello di comunità a favore delle minoranze etniche ha modificato tra i partecipanti la conoscenza della malattia, le attitudini e le credenze sulla malattia, oltre ad aumentare i benefici percepiti e il ricorso a misure di auto-prevenzione, quali lo screening polmonare.  Tutto ciò è stato dimostrato da una ricerca presentata dalla dottoressa Lovoria Williams dell’Università di Augusta negli Stati Uniti. Tali risultati sono cruciali per affrontare la significativa disparità del tasso di sopravvivenza al tumore polmonare, tra le minoranze etniche o razziali e tra i pazienti con insufficiente assistenza medica. 

L’esercizio fisico in pazienti affetti da cancro ai polmoni in fase avanzata ha portato ad una maggiore autonomia che potrebbe essere correlata al miglioramento osservato della qualità della vita

L’esercizio fisico e le attività psico-sociali nei pazienti affetti da tumore polmonare in fase avanzata si sono tradotte in un miglioramento delle capacità funzionali che potrebbe essere correlato ad un miglioramento della qualità della vita. Nel gruppo di pazienti che si è sottoposto all’esercizio fisico, si è riscontrato anche un significativo miglioramento della qualità della vita che potrebbe, secondo il dottor Morten Quist dell’Università di Copenaghen, essere correlato alla migliorata funzionalità.

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